UE, Martinelli (Assosuini): ‘Allevamenti intensivi: decisione assurda, ci renderà dipendenti dall’importazione’

ROMA – “L’esito del trilogo sulla direttiva riguardante gli allevamenti intensivi va nella corretta direzione per i bovini, ma è un disastro per suini e avicoli. Siamo a un passo da una situazione che secondo noi rischia di danneggiare irreparabilmente la filiera”.

A sottolinearlo è Elio Martinelli, presidente di Assosuini.

“Chiediamo all’UE un importante sforzo, resistere alle lobby animaliste e alzare ulteriormente il limite di capi allevati prima di diventare allevamenti intensivi per la suinicoltura e l’avicultura – prosegue Martinelli -. Con l’attuale 2000 capi da ingrasso, si è una piccola produzione artigianale. Imporre le norme che valgono per i grandi allevamenti a chi ha poco più di 1000 capi (350 uba) è assurdo e non tutela certamente il tessuto socio-economico e ambientale dell’intera Europa.

Certo, riconosciamo che c’è stato un piccolo miglioramento rispetto alla prima proposta, ma speriamo si eviti il compromesso al ribasso e si punti a tutelare davvero i consumatori e i produttori, riconoscendo soglie realistiche e agendo nell’unico interesse della collettività. Ovvero, facendo il contrario di quello che le lobby, forse incoraggiate dalle multinazionali della carne in provetta, vorrebbero. Altrimenti avremo chiusure a catena e ricorso massiccio all’import, con un crollo delle garanzie di qualità per i consumatori europei.”

 

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