ROMA – “La figura di Nazareno Strampelli è straordinaria. Uno scienziato che ha rappresentato una svolta per l’agricoltura”. Così il Ministro dell’Agricoltura, della Sovranità alimentare e delle Foreste, Francesco Lollobrigida, durante l’inaugurazione del museo dedicato a ‘Nazareno Strampelli, l’uomo del grano’ che si è svolta questa mattina a Roma presso il Masaf.
L’esposizione, che si trova al piano terra del dicastero, vanta 600 ampolle contenenti sementi e 120 teche che al loro interno hanno le spighe nate dagli incroci che aveva realizzato Strampelli tra gli anni ’30 e ’40. La mostra rappresenta il 20% dell’intera collezione composta da oltre 3.200 ampolle e 700 teche che si trovano nell’hangar dell’aeroporto di Rieti.
“La cultura italiana è anche e soprattutto cultura scientifica. Rievocare la vita e l’opera di personalità come Strampelli, che hanno dato un contributo fondamentale all’innovazione dell’agricoltura – la cosiddetta ‘rivoluzione verde’ – credo che sia fondamentale e sempre più noi ricorderemo anche gli scienziati, il loro lavoro, la loro dedizione e la loro opera. Ringrazio il ministro Lollobrigida per questa iniziativa che va nel segno di rafforzare il grande immaginario positivo italiano nel mondo. Noi abbiamo una storia fatta di grandi protagonisti, grandi visionari, grandi uomini e donne che seppero prospettarsi in avanti e Strampelli fu certamente uno di questi””. Lo ha sottolineato il ministro della Cultura Sangiuliano nel corso del convegno che ha anticipato il taglio del nastro del museo.
Un evento che è stato anche l’occasione per raccontare la grandezza e l’importanza di Strampelli. Il visionario genetista che ha incentrato il suo lavoro più significativo sulla selezione e sul miglioramento delle piante cerealicole, soprattutto del frumento, sviluppando varietà ad alto rendimento e resistenti alle malattie.
“Una giornata straordinaria per Rieti, inimmaginabile fino a poco tempo fa. – ha commentato il sindaco di Rieti, Daniele Sinibaldi, intervenendo al convegno. A distanza di pochi mesi dall’avvio del dialogo, con il Governo e le altre istituzioni, ci troviamo ad inaugurare una mostra dedicata al ‘Mago del grano’ ma, soprattutto, a raccogliere l’annuncio del finanziamento per il recupero dell’immobile della nostra città che lo avvierà finalmente a nuova vita con funzioni di studio e ricerca. Tutto questo è stato possibile, dopo decenni di abbandono e disattenzione, grazie all’impegno del Governo Meloni e del Ministro Lollobrigida”.
Questa inaugurazione è un passo avanti nel percorso di rinascita dell’Istituto Strampelli di Rieti, distrutto dal sisma del 2016.
“Oggi mandiamo un messaggio culturale fortissimo, -ha spiegato il Questore della Camera dei deputati, Paolo Trancassini – un atto di giustizia contro l’abbandono dell’istituto Strampelli, un ‘tesoro’ che fa parte della storia e dell’identità del territorio reatino che vogliamo difendere e valorizzare”.
Intervenuto alla presentazione anche Guido Castelli, Commissario straordinario per la ricostruzione del sisma 2016. Ha affermato: “Abbiamo attivato la procedura per il recupero e il ripristino dell’ex Stazione Sperimentale di Granicoltura Nazareno Strampelli di Rieti. Un intervento, del valore di circa 5,5 milioni di euro, che consentirà di ospitare nella struttura sia la collezione di Strampelli sia i corsi di agraria dell’Università della Tuscia. Sono molto lieto che alla storia e al lavoro di Nazareno Strampelli, nativo di Castelraimondo Comune nel cratere marchigiano, venga restituito l’onore che merita”.
Il museo presenta anche una ricostruzione dello studio di Strampelli, caratterizzato tra l’altro dal mobilio e dagli strumenti di lavoro usati dall’ ‘Uomo del grano’. La mostra sarà visitabile nelle giornate di porte aperte del Masaf.
“Celebriamo un uomo che è stato uno dei più grandi scienziati della storia” ha detto Stefano Ubertini, rettore dell’Università della Tuscia mentre il commissario del Crea Mario Pezzotti, ricordando come il padre abbia studiato come allievo di Strampelli, si è detto “molto emozionato” per questa iniziativa.
“Approfondire la storia di personaggi come Strampelli, – ha concluso il ministro Lollobrigida- ci rende orgogliosi e ci deve far avere la consapevolezza di quanto ci hanno lasciato. Il settore primario è indissolubilmente legato al sistema delle produzioni agricole. Si parla molto di sicurezza alimentare. Come italiani abbiamo l’obbligo morale di essere guida in un percorso virtuoso per mantenere la qualità: non bisogna rinunciarvi per garantire la sicurezza alimentare. La nostra Nazione ha un patrimonio di eccellenze che nasce da migliaia di anni, da esperienze, da ricerche e da contaminazioni che devono essere messe al servizio dei Paesi in via di sviluppo. Per far crescere la sostenibilità ambientale, l’autosufficienza alimentare e la ricchezza in quelle Nazioni”.