ROCCAVERANO (AT) – Si chiude un anno importante per il Consorzio di Tutela del Roccaverano DOP. L’anno che ha sancito il cambio di nome del prodotto, da Robiola di Roccaverano a Roccaverano DOP, e che ha definitivamente messo “nero su bianco” sul disciplinare la regola dell’utilizzo di solo latte di capra, senza percentuali di latte vaccino e ovino. Ulteriori passi in avanti verso una qualità sempre più distintiva per questo pluripremiato gioiello caseario piemontese, prodotto in 19 comuni tra le province di Asti e Alessandria.
Il 2023 ha visto il Roccaverano DOP ottenere numerosi riconoscimenti in Italia, dalla Lombardia alla Toscana, dal Piemonte al Veneto passando per il Lazio, che ne hanno certificato l’eccellenza qualitativa e la versatilità gastronomica, ma anche il lavoro di tutela e promozione del suo Consorzio e dei produttori consorziati.
Tra i premi spiccano quelli ricevuti dalle aziende consorziate: il primo posto come miglior formaggio prodotto nei territori delle Città del Formaggio ONAF alla quinta edizione del Concorso Caseario Internazionale “Stupore ed Emozione” di Bergamo e quello ottenuto nella categoria “freschissimi di capra” in occasione del Premio Nazionale del Caseario a Latte Crudo organizzato dall’Associazione Cuochi Alta Etruria APS a San Francesco in Asciano (SI).
Prestigioso anche il primo premio nella tipologia formaggi lattici in occasione al concorso caseario nazionale “Pascoli e Alpeggio Italiano” tenutosi a Picinisco (FR) e quelli ottenuti al Concorso Caseario Regionale organizzato in occasione del Festival dei Formaggi Piemontesi a Savigliano, tra cui il secondo posto nella categoria formaggi elaborati con il Roccaverano DOP affinato nella cenere di Ginepro.
Non solo il prodotto e le aziende, ma anche i progetti messi in campo dal Consorzio hanno ricevuto importanti riconoscimenti. È il caso della Scuola del Roccaverano DOP, progetto vincitore nella categoria “Produzioni Enogastronomiche di Montagna” in occasione del “Winning Ideas Mountain
Awards 2023” a Lagazuoi, ai piedi delle scenografiche Dolomiti (BL). Il Consorzio di tutela del Roccaverano DOP ha poi ricevuto il premio Ancalau “lavoro e ambiente” per la qualità del prodotto, la tradizionalità coniugata con l’innovazione dei metodi, la conservazione dell’ambiente, il contributo per l’attrazione del turismo e il ripopolamento del territorio.
Un attestato di stima arriva anche dall’Associazione Internazionale Discepoli Escoffier, Organizzazione che riunisce Chef, Maitre, Sommelier, produttori e giornalisti enogastronomici di tutto il mondo, con l’intronizzazione ad Escoffier del Presidente del Consorzio di Tutela del Roccaverano DOP Fabrizio Garbarino.
«Il 2023 ha rappresentato un punto di svolta per il cambio di nome e le modifiche nel disciplinare, il 2024 si prospetta un anno altrettanto interessante che vedrà il Consorzio di Tutela del Roccaverano DOP festeggiare i 45 anni della denominazione – dichiara Fabrizio Garbarino –. Un traguardo di prestigio che celebreremo in occasione degli appuntamenti più attesi dell’anno, a cominciare dalla consueta Fiera Carrettesca, la cui XXIII edizione si terrà a Roccaverano il 29-30 giugno, e attraverso l’organizzazione di iniziative speciali che coniugheranno la promozione del Roccaverano DOP con quella del suo territorio».