CAPO D’ORLANDO (ME) – Torniamo dopo qualche mese a fare il punto sullo stato dell’innovazione nel campo della gestione delle risorse idriche. Lo facciamo ancora una volta con IRRITEC e in particolare con Giulia Giuffrè, membro del CdA e Ambasciatrice della sostenibilità della società di origine siciliana ma con sedi in tutto il mondo, da qualche anno Benefit Corporation.
Irritec sta lavorando molto sull’innovazione nel campo dell’irrigazione attraverso la ricerca. Quali sono i temi principali per lo sviluppo della tecnica?
Sin dalla fondazione di Irritec, nel 1974, siamo stati consapevoli dell’importanza del risparmio idrico e ci impegniamo ogni giorno per fare dell’innovazione lo spirito che guida la nostra presenza nel mondo dell’irrigazione di precisione. I nostri prodotti vengono realizzati secondo i principi di sostenibilità, con una particolare attenzione alla tutela del Pianeta e alla valorizzazione del territorio, e con l’obiettivo di rispondere alle quotidiane esigenze degli agricoltori.
Tecnologia e sostenibilità convergono nell’automazione IoT per l’irrigazione, che consente di migliorare le prestazioni dei sistemi irrigui grazie alla gestione integrata, al monitoraggio costante dei dati raccolti attraverso i sensori in campo e al completo controllo da remoto. I programmatori controllano irrigazione e fertirrigazione e ogni dispositivo può essere collegato alle elettrovalvole in campo mediante cavi elettrici o un sistema radio. Questa soluzione rende possibile l’automazione dei vecchi impianti a gestione manuale, evita scavi e agevola la gestione di aziende agricole con terreni non contigui.
Quali sono i principali settori su cui state lavorando e con quali progettualità?
Il principale settore su cui stiamo lavorando è quello dell’agricoltura attraverso tecnologie di smart-farming e per la digitalizzazione delle coltivazioni al fine di ottimizzare e incrementare la produzione, limitando quanto più possibile gli sprechi.
Abbiamo calcolato che i nostri impianti di irrigazione, impiegati su circa 600mila ettari in oltre 100 paesi, hanno generato solo nell’ultimo anno un risparmio di oltre 1 miliardo di metri cubi di acqua, 95 milioni di kilowatt di energia e 111mila tonnellate di fertilizzante, evitando l’emissione di 731mila tonnellate di CO2.
L’attuale emergenza idrica richiama le aziende, le imprese e le comunità del mondo agricolo a un nuovo senso di responsabilità e all’adozione di soluzioni che consentano di risparmiare acqua senza impattare sulla qualità della produzione.
Per fare un esempio concreto delle nostre progettualità, abbiamo sviluppato un brevetto esclusivo per l’ala gocciolante eXXtreme Tape® che offre una superficie di filtrazione incrementata da venti a cento volte rispetto a quella di una soluzione standard. Il particolare sistema di filtraggio ottimizza la depurazione delle acque e assicura un’erogazione più uniforme durante l’intera vita utile del prodotto.
Inoltre, una piattaforma per il riuso in agricoltura delle acque reflue depurate è stata una delle
innovazioni tecnologiche che abbiamo sviluppato di concerto con Enea e Università di Bologna e in collaborazione con Gruppo Hera nell’ambito del progetto Value Ce-in, un’iniziativa di ricerca industriale coordinata dal laboratorio Enea per l’ambiente (LEA) e finanziata dalla Regione Emilia Romagna con oltre un milione di euro per valorizzare l’intera filiera di trattamento delle acque reflue da abitazioni e industrie e dei fanghi di depurazione, in ottica di economia circolare e di simbiosi industriale.
La piattaforma sperimentale, in funzione presso il depuratore Hera a Cesena, acquisisce le informazioni sulla qualità delle acque trattate e sulle esigenze idriche e di fertilizzazione di un terreno sperimentale coltivato ad arbusti e ortaggi, su cui vengono fatte affluire, con sistemi irrigui di precisione, le acque depurate nell’impianto Hera.
Come gruppo state lavorando anche molto sui territori. Quanto e cosa si può fare per sperare in un Paese all’avanguardia dal punto di vista della gestione delle risorse idriche?
In un periodo caratterizzato dal cambiamento climatico e in cui abbiamo assistito a eventi atmosferici di forte impatto, è indispensabile adottare politiche e strategie che promuovano l’uso sostenibile delle risorse idriche e riducano gli sprechi e le emissioni di gas serra. Crediamo sia importante porre al centro delle discussioni e dei tavoli di lavoro i temi di efficientamento energetico, miglioramento nell’utilizzo di energie rinnovabili ed incremento di utilizzo di materia prima riciclata, coinvolgendo gli stakeholder per la certificazione di una filiera controllata. In quanto ad azioni nell’immediato, l’irrigazione di precisione è a nostro avviso la soluzione per un’agricoltura sostenibile proprio perché permette di distribuire la quantità d’acqua e sostante nutritive necessarie alla sopravvivenza della coltura nella giusta quantità e, quindi, garantire un’efficienza irrigua pari al 90/95%. Tutto ciò consente di aumentare la produzione, risparmiare acqua, risparmiare energia, ridurre l’uso di fertilizzanti e pesticidi, ottimizzare i costi e aumentare la superficie irrigabile.
Siamo altresì tra i soci fondatori della Fondazione Agritech, il Centro Nazionale per lo sviluppo delle Nuove Tecnologie in Agricoltura, che svolge attività di ricerca nelle tematiche connesse alla sostenibilità e all’agricoltura di precisione con l’obiettivo di ridurre l’utilizzo dei prodotti chimici, di meglio utilizzare le risorse naturali e migliorare la produttività dei sistemi agricoli e zootecnici, con particolare riguardo a quelli dell’ambiente mediterraneo. All’interno di Agritech abbiamo il compito di portare avanti progetti basati sull’utilizzo delle tecnologie abilitanti per lo sviluppo sostenibile delle produzioni agroalimentari, con l’obiettivo di favorire l’adattamento ai cambiamenti climatici, la riduzione dell’impatto ambientale nell’agrifood, lo sviluppo delle aree marginali, la sicurezza, la tracciabilità e la tipicità delle filiere. Un progetto che vale circa 350 milioni di euro di cui 320 milioni a carico del Pnrr: un finanziamento senza precedenti per la ricerca nell’ambito agrifood.
Di recente avete pubblicato il rapporto di sostenibilità: in che modo il vostro gruppo è impegnato su queste tematiche?
Gli obiettivi di sostenibilità ambientale sono da sempre al centro dell’attività di Irritec. Siamo convinti che sia importante monitorare costantemente le proprie prestazioni al fine di assicurarsi un corretto utilizzo delle risorse e verificare che il proprio operato abbia un impatto positivo sul Pianeta. Per questo motivo ci impegniamo concretamente nel rendicontare le nostre azioni nella pubblicazione del Rapporto di Sostenibilità, un documento attraverso cui rendiamo conto delle nostre attività per una gestione sostenibile del business. Nel 2022 abbiamo scelto di diventare Società Benefit, perseguendo più finalità di beneficio comune, con particolare attenzione all’ambiente, al territorio e alle comunità locali delle aree in cui operiamo, agendo con responsabilità e trasparenza verso tutti i portatori d’interesse, per il benessere delle persone e lo sviluppo di una filiera sostenibile in agricoltura e nella cura del verde. Una tappa importante di un percorso di evoluzione continua in linea con i princìpi di sviluppo sostenibile dell’Agenda 2030 promossi dal Global Compact delle Nazioni Unite, cui abbiamo scelto di aderire.
Progetti per il futuro?
Il 2024 sarà un anno molto importante per Irritec perché corrisponderà al nostro cinquantesimo anniversario di attività. Lo abbiamo dedicato ai sei valori aziendali: Competenza, Innovazione per l’evoluzione, Responsabilità e Impegno per l’ambiente, Etica del lavoro, Legame con il territorio, Integrità. Valori che ci stimolano a impegnarci nello studio di soluzioni sempre più innovative al fine di contribuire alla tutela dell’ambiente e delle persone, e alla valorizzazione del territorio in ottica di restituzione. Proprio in questo contesto, stiamo studiando nuove soluzioni sostenibili per ridurre ulteriormente le emissioni di carbonio dei nostri prodotti.
Unitamente alle celebrazioni, stiamo valutando l’approccio a nuovi mercati al fine di espandere la nostra presenza a livello globale in modo più capillare – attualmente abbiamo 16 sedi nel mondo tra stabilimenti produttivi e commerciali in cui lavorano oltre 1.000 dipendenti. A inizio dicembre, insieme a SIMEST, la società del Gruppo Cassa Depositi e Prestiti per l’internazionalizzazione delle imprese italiane, abbiamo annunciato la realizzazione del primo sito produttivo di Irritec in Cile, dove siamo già presenti con una sede commerciale, che sarà dedicato alla produzione di ali gocciolanti e tubazioni per l’irrigazione di precisione.
Irritec nasce da un’idea imprenditoriale della famiglia Giuffrè, a Capo d’Orlando (Sicilia), e inizia la produzione dei primi tubi per l’irrigazione di precisione. Oggi è una delle società leader nel settore e vanta sedi in tutto il mondo.