BERGAMO – “Auspichiamo che le risorse per la meccanizzazione e l’innovazione in agricoltura, incluse tra le misure del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza approvate a livello nazionale, possano generare un ampio impatto anche sul territorio lombardo, favorendo un adeguato accesso alle opportunità di investimento da parte delle imprese agromeccaniche, il cui ruolo è assolutamente cruciale per lo sviluppo dell’intero settore primario”.
Con queste parole, Leonardo Bolis, presidente di Confai Bergamo e Confai Lombardia, ha ripreso il contenuto delle recenti dichiarazioni del presidente di CAI Agromec, Gianni Dalla Bernardina, che aveva elogiato l’iniziativa di alcune amministrazioni regionali per la pronta apertura dei bandi corrispondenti alle nuove misure.
“Come avevamo avuto modo di osservare nei mesi scorsi – ricorda Sandro Cappellini, consulente organizzativo e responsabile delle relazioni istituzionali di Confai Lombardia -, il ruolo assegnato alle Regioni per quanto riguarda l’emissione dei bandi attuativi del Pnnr appare assolutamente in linea con le effettive necessità delle differenti aree territoriali, portando inoltre conseguenze potenzialmente positive in termini di efficienza amministrativa”.
Tra le modalità di assegnazione dei fondi sperimentate da alcune Regioni rientra anche la scelta di riservare una parte delle risorse esclusivamente alle imprese contoterziste mediante l’applicazione di specifiche graduatorie. “Confidiamo che si faccia sempre più strada un’alta considerazione del valore del contoterzismo agrario nel quadro delle politiche globali per lo sviluppo rurale – commenta Il segretario provinciale di Confai Bergamo, Enzo Cattaneo -. La presenza di reti consolidate di aziende che offrono servizi agromeccanici rappresenta infatti un antidoto essenziale alla frammentazione del tessuto imprenditoriale agricolo che si osserva nelle nostre campagne”.