ROMA – Il nuovo semestre del Consiglio Ue sia segnato da una reale disponibilità a riconoscere il ruolo chiave dell’agricoltura nella transizione green e l’input di Paesi, tra cui l’Italia, orientati a costruire insieme un futuro sostenibile che sia davvero graduale e possibile. Servono più risorse nella Pac, ricerca scientifica e principio di precauzione alla base di dossier spinosi, come quello sulla carne sintetica, e un intervento forte per una campagna europea di conservazione delle acque, come mai vista prima.
Così il presidente nazionale di Cia-Agricoltori Italiani, Cristiano Fini, sui temi in discussione al Consiglio Agrifish, in corso a Bruxelles.
In particolare, ribadisce Fini: “Servono politiche di sviluppo a tutela prima di tutto del reddito delle imprese e più risorse nella Pac a salvaguardia delle produzioni alimentari certificate, mettendo le aziende del settore realmente nelle condizioni di lavorare in sostenibilità, senza rinunciare a obiettivi ecologici e innovativi”.
Sostenendo la creazione del programma ‘RewaterEu’, Fini ricorda che “negli ultimi tempi l’Italia è stato il Paese che ha investito più di tutti nella risorsa acqua e che più di qualunque altro ne ha bisogno per la produzione di materie prime di qualità e per continuare a essere custode del territorio e delle aree interne. Ecco perché, come già sollecitato alle istituzioni nazionali, serve un Piano di gestione delle acque a uso irriguo, con una programmazione oltre il 2026 e risorse dedicate all’agricoltura per la crescita del sistema dei grandi invasi (dighe) da considerarsi integrati, e non alternativi, a quello dei piccoli invasi (laghetti)”.
Per Fini, poi, “va nella giusta direzione anche il dossier sulla carne sintetica, soprattutto lì dove torna a chiedere alla Commissione Ue valutazioni d’impatto univoche da parte della ricerca pubblica e il rispetto del principio di precauzione”.
Infine, “attendiamo ora risultati importanti dall’avvio del Dialogo strategico, che verrà presentato giovedì prossimo, con l’auspicio -conclude Fini- che la Commissione metta in campo tutte le misure necessarie per affrontare la grande crisi che sta attraversando l’agricoltura europea”.