PRATO – Si chiama certificazione europea 1616 e fra i vari argomenti stabilisce i criteri per l’utilizzo di plastica riciclata nella realizzazione di grandi contenitori (come ad esempio le casse) e materiali flessibili (le classiche buste) da utilizzare nel settore alimentare.
In discussione, nello specifico, c’è la possibilità di usare plastica riciclata per contenitori che vengano a contatto con i generi ortofrutticoli. Una certificazione che, dal mese scorso, Capp Plast – impresa pratese leader in Europa nella produzione e rigenerazione di imballaggi flessibili, contenitori e flaconi – ha ottenuto per prima in Italia superando tutti i controlli degli enti certificatori.
Il percorso dell’azienda, attiva dal 1960 a Prato e con varie sedi operative in Italia e in Europa, viene è iniziato nel 2018 e si è concluso con la certificazione dello scorso mese. L’Asl toscana ha effettuato un’approfondita attività di verifica sui processi produttivi e sugli impianti di riciclo di Capp Plast, e alla fine ha certificato la presenza di uno standard che assicura la possibilità di utilizzare in tutta sicurezza plastica riciclata per contenitori da impiegare nel settore ortofrutticolo.
“L’attività di ricerca e di innovazione è nel DNA della nostra azienda”, commenta Adriano Baldi, presidente di Capp Plast. “Da sempre l’azienda opera in questa direzione, esaltando qualità, performance e sostenibilità del prodotto in plastica. Questa certificazione, inoltre, è la dimostrazione di come la cultura del riciclo e della rigenerazione sia un tratto distintivo della provincia pratese, non solo nel tessile, ma anche per le applicazioni a uso alimentare”.
Il riconoscimento da poco ottenuto da Capp Plast è stato illustrato anche al sindaco di Prato, Matteo Biffoni, nell’ambito di una visita allo stabilimento produttivo di via Galcianese. Ad accompagnarlo l’assessore comunale Valerio Barberis. Un incontro per raccontare un’eccellenza del distretto, premiata nel 2021 con lo Stefanino d’Oro, che porta avanti la tradizione di innovazione che caratterizza da sempre il territorio laniero.
“Questa esperienza è particolarmente interessante e siamo orgogliosi di avere sul nostro territorio un’impresa di tale livello, attenta alla rigenerazione di un prodotto su cui spesso i luoghi comuni hanno avuto la meglio sulla realtà dei fatti”, sottolinea il sindaco Matteo Biffoni. “La rigenerazione della plastica permette di utilizzare questo materiale all’infinito e la consapevolezza dei cittadini/consumatori è fondamentale per poter massimizzare gli investimenti tecnologici e innovativi che da anni Capp Plast sta portando avanti, anticipando anche gli obiettivi dell’agenda europea sull’economia circolare”.
Al di là dell’impegno sul settore ortofrutticolo, Capp Plast è attiva su riciclo e rigenerazione della plastica in molteplici ambiti. Ad esempio alle aziende fornisce contenitori in plastica con un ciclo di vita infinito. In che modo? L’impresa assicura il ritiro delle casse a fine vita, poi le reimmette nel ciclo produttivo aziendale, le ricicla, e le rigenera, per poi restituirle alla clientela.
“Per nostra politica garantiamo i prodotti per cinque anni dai difetti di produzione”, aggiunge Baldi. “Con i nostri processi di rigenerazione, inoltre, ottimizziamo al 100% le qualità della plastica, che a differenza di altri materiali non perde affatto le proprie peculiarità originali. Assicurando tra l’altro la totale tracciabilità del prodotto”.
Capp Plast ha quasi 200 dipendenti e continua a innovare. “Per il futuro la ricerca non si ferma. Anche se, come ci assicurano i nostri consulenti, siamo già in linea con gli obiettivi 2030 e 2040 dell’Unione Europea”, conclude Baldi.
CAPP PLAST
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