ROMA – “Durante il question time alla Camera Giorgia Meloni non ha solo confermato che il suo è il governo delle tasse. La cosa più grave è che ha offeso gli agricoltori, come se essere aziende strutturate fosse una colpa”. Lo ha detto Maria Chiara Gadda, vice-presidente della Commissione Agricoltura della Camera, a Rai Radio 1.
“Al contrario di quanto affermato nella conferenza stampa di fine anno, oggi la presidente del consiglio ha di fatto confermato di non aver rinnovato il taglio sull’Irpef agricola per cui il governo Renzi aveva messo oltre 500 milioni di euro e che lei stessa aveva in parte confermato lo scorso anno. La cosa più grave è che ha offeso gli agricoltori, dicendo che di quelle risorse hanno beneficiato aziende che non ne avevano bisogno. Se anche le imprese più strutturate e organizzate iniziano a perdere colpi, chi pensiamo traini il Made in Italy? Oggi anche queste filiere sono in difficoltà a causa dei cambiamenti climatici e dei maggiori costi causati dal blocco in Mar Rosso e dalla lunga coda della guerra in Ucraina. Pensiamo soltanto alla filiera dei seminativi, che necessita di grandi estensioni terriere ma non è detto che abbia una alta redditività. Forse Meloni non si è accorta delle tante fragilità del nostro comparto agricolo. L’unica nota positiva delle affermazioni della premier è avere confermato l’importanza delle risorse europee, senza le quali non si potrebbero neanche rifinanziare i bandi di filiera o i progetti sulle agro-energie”, ha concluso.