ROMA – “Un risultato che premia il nostro lavoro e lascia ben sperare per il futuro dell’agricoltura italiana”. Soddisfazione da parte di Cia-Agricoltori Italiani per l’approvazione in Commissione Ambiente a Bruxelles della relazione emendativa al Regolamento sulle nuove tecniche genomiche (NGT) nel quadro della transizione verde e della riduzione degli agrofarmaci. Positivo, secondo Cia, il rigetto di alcuni emendamenti che si riteneva potessero introdurre criteri eccessivamente rigidi. Si attende con fiducia ora il voto in plenaria nel mese di febbraio.
“Oltre al lavoro della Commissione e del Parlamento -dichiara il presidente Cia, Cristiano Fini-, aspettiamo adesso che tutti gli Stati membri prendano posizione e trovino un accordo, altrimenti, si consegnerebbe il fascicolo alla prossima presidenza, dilatando i tempi e rischiando un stop con conseguenze negative per tutto il mondo agricolo”. Cia ricorda che queste biotecnologie sono già autorizzate in moltissimi Paesi (Argentina, Israele, Gran Bretagna, etc) e senza una legislazione Ue, ricercatori e investimenti potrebbero essere attratti da Paesi extraeuropei.
“Le Ngt sono cruciali per affrontare le grandi sfide della transizione green e rappresentano uno strumento indispensabile contro le fitopatie e i cambiamenti climatici che già oggi, da soli, spiegano tra il 20% e il 50% delle fluttuazioni del rendimento agricolo -conclude Fini- l’Europa deve diventare leader in questo campo, per un futuro in cui sia garantita sia la produttività che la qualità e la sostenibilità del settore primario”.