BRUXELLES – “Ciò di cui ha bisogno l’agroalimentare in Europa è una prospettiva a lungo termine.
Un modo prevedibile per andare avanti. Oggi lanciamo il nostro dialogo strategico sul futuro dell’agricoltura. È giunto il momento di trovare un nuovo consenso”.
Lo ha sottolineato oggi a Bruxelles, il presidente della Commissione Europea Ursula Von der Leyen, alla prima sessione del dialogo strategico con gli agricoltori europei, a Palazzo Berlaymont.
Come aveva annunciato la Von der Leyen, “Discuteremo sfide e opportunità come garantire un tenore di vita equo agli agricoltori e alle comunità rurali; sostenere l’agricoltura entro i confini del nostro pianeta; sfruttare la tecnologia e l’innovazione; promuovere un futuro prospero per il nostro sistema alimentare in un mondo competitivo”
Insomma, attraverso il dialogo, l’UE deve superare la polarizzazione nel settore agroalimentare, come ha detto questa mattina la presidente von der Leyen. “Abbiamo tutti lo stesso senso di urgenza che le cose debbano migliorare”, ha affermato von der Leyen aprendo un dialogo strategico dell’UE per bilanciare le lamentele degli agricoltori con la transizione verde dell’Europa. “C’è una crescente divisione e polarizzazione. Sono profondamente convinta che possiamo superare questa polarizzazione che tutti avvertiamo solo attraverso il dialogo”.
I costi di produzione dell’agricoltura sono alla base delle proteste che si stanno svolgendo da alcune settimane in Germania e Francia, ma anche in Olanda, Polonia e Romania: aumento dei costi per raggiungere gli obiettivi di riduzione delle emissioni di carbonio, e poi aumenti dei prezzi del carburante, l’inflazione e le importazioni di grano ucraino dirottate verso l’UE a causa della guerra con la Russia.
A questa situazione si aggiungono i problemi dei carichi nel Mar Rosso causati dai ribelli Huthi dello Yemen che lanciano missili contro le navi di passaggio.
L’Europa e il suo settore agricolo stanno affrontando un “processo di cambiamento di civiltà”, ha affermato il presidente del dialogo strategico, Peter Strohschneider, un professore che ha guidato una commissione del governo tedesco sul futuro dell’agricoltura.
Ha parlato dei costi della lotta al cambiamento climatico, ma anche dall’innovazione tecnologica, con le colture geneticamente modificate, dai “conflitti di interessi geopolitici” e dalla competitività economica, ha affermato. “Conflitti di questo tipo si vedono ad esempio nelle proteste degli agricoltori in numerosi paesi europei”, ha detto Strohschneider.
Von der Leyen ha suggerito il dialogo strategico nel settembre dello scorso anno, quando gli agricoltori polacchi si lamentavano delle importazioni di grano ucraine e gli agricoltori spagnoli erano alle prese con i raccolti indeboliti dai cambiamenti climatici. L’iniziativa, che continuerà nelle prossime settimane, riunisce rappresentanti di gruppi di agricoltori, aziende di approvvigionamento alimentare e accademici con l’obiettivo di trovare un consenso bilanciando gli interessi concorrenti.
Un dialogo che dovrà fare i conti con le elezioni europee di giugno quando emergerà una nuova Commissione europea. Strohschneider ha affermato che l’obiettivo dei colloqui è un “sensato equilibrio sociale e politico tra interessi economici, ecologici e sociali contrastanti” guardando ad un orizzonte a medio termine dei prossimi cinque-quindici anni.
“Vogliamo ascoltarvi e chiedervi di discutere e sviluppare scenari per il futuro. Fondamentalmente si tratta di descrivere la via da seguire”, ha detto von der Leyen.