COMO – Per i professionisti dell’agricoltura, gli insetti rappresentano sempre più un’insidia e, al contempo, una sfida da vincere. Inoltre, il fenomeno del riscaldamento globale e il cambiamento climatico in atto, con estati sempre più torride e inverni sempre più miti, favorisce ulteriormente lo sviluppo di insetti che hanno dimensioni maggiori e sono più aggressivi.
Il Gruppo Arrigoni, con un impegno costante nella ricerca e sviluppo e nel confronto con i coltivatori, ha testato e potenziato la gamma di schermi protettivi Biorete per rispondere all’esigenza della massima protezione, garantendo allo stesso tempo una corretta circolazione dell’aria e una robusta resistenza meccanica. Per un perfetto equilibrio nella protezione dagli insetti con Biorete Air Plus.
L’Organizzazione Meteorologica Mondiale ha registrato il 2023 come l’anno più caldo di sempre dal 1850. La temperatura media annua globale si è avvicinata a 1,5° C al di sopra dei livelli preindustriali. Tra le conseguenze nefaste di una tale situazione ci sono in linea generale le condizioni più favorevoli alla proliferazione degli insetti, che rappresentano un’insidia crescente per gli agricoltori. Secondo un recente studio condotto da ricercatori dell’università Paris-Sud/Cnrs/AgroParisTech, i danni minimi che le specie invasive provocano al settore primario nel mondo ammontano almeno a 69 milioni di euro l’anno.
Un tema particolarmente attuale e sentito da tutto il comparto agricolo, quindi, anche in ragione della politica dettata dal Green Deal a livello europeo, che prevede una costante e drastica riduzione dei principi attivi negli agrofarmaci.
“Grazie al nostro continuo dialogo con i coltivatori è emerso che mantenere un alto livello di controllo degli insetti, di varie tipologie e dimensioni – spiega Milena Poledica, agronoma di Arrigoni – è sempre una priorità. Ma non è sufficiente: una corretta circolazione dell’aria è poi essenziale per ridurre i livelli di temperatura e umidità. Al contempo, abbiamo anche bisogno di schermi con robusta resistenza meccanica in grado di resistere allo stress delle frequenti aperture e chiusure delle finestre, talvolta fino a 30 volte al giorno per almeno 3 anni. Biorete Air Plus® è in grado di garantire tutte queste caratteristiche”.
Molti coltivatori hanno infatti riscontrato problemi come la rottura e l’apertura dello schermo dopo 1 o 2 anni di utilizzo. Per questo, Arrigoni ha lavorato in questa direzione sviluppando un filato speciale con caratteristiche avanzate – Arlene HT – dopo anni di ricerca su diverse ricette, metodi di estrusione, e test in laboratorio e in serra. “Abbiamo testato diametri del filato variabili da 0,17 a 0,15 mm e anche inferiori – continua la Poledica – I risultati dei test hanno costantemente mostrato che un diametro di 0,15 mm o inferiore ha ridotto significativamente i livelli di resistenza e aumentato la sensibilità all’abrasione. I test di invecchiamento in condizioni climatiche QUV hanno rivelato una minore resistenza UV rispetto al filato da 0,17 mm con lo stesso livello di stabilizzazione UV.
Arlene 0,17 mm possedeva dunque tutte le qualità necessarie: buona resistenza meccanica, alta ventilazione, e un efficace controllo degli insetti. Così è nata la nuova gamma Biorete Air Plus.”
Questa gamma diversificata, con molte opzioni di dimensioni dei fori, consente ai produttori di mirare a insetti specifici. Soluzioni personalizzate sono disponibili in base alle esigenze dei clienti.
I vertici del gruppo Arrigoni saranno a disposizione per mostrare i vantaggi di Biorete Air Plus e tutte le proposte del Gruppo a Fruit Logistica 2024, il salone internazionale dell’ortofrutta in programma a Berlino dal 7 al 9 febbraio prossimi.