Mais, Assosementi: ancora poca ricerca in Italia, sfruttare fondi PNRR

BERGAMO – Per affrontare e superare la crisi che sta vivendo il settore maidicolo italiano è fondamentale sostenere la ricerca scientifica, attraverso investimenti duraturi e lo sviluppo di una collaborazione tra pubblico e privato. Questo l’appello lanciato da Assosementi, l’associazione che rappresenta le aziende sementiere italiane, nel corso della “Giornata del Mais” promossa dal CREA e che si è svolta oggi a Bergamo.

“Il tema della ricerca nel suo complesso merita una profonda riflessione e una revisione strategica, ha dichiarato Giuseppe Carli, Vicepresidente di Assosementi. I finanziamenti in innovazione continuano ad attestarsi a un livello inferiore, se messi a confronto con quelli impiegati da altri paesi. In Italia la spesa per ricerca e sviluppo equivale a circa l’1,45% del PIL, mentre in Francia si aggira intorno al 2,2% e in Germania oltre il 3%. Si tratta di adottare una visione strategica per potenziare i principali strumenti in grado di incidere sul benessere delle persone, la tutela dell’ambiente e la competitività dell’economia, tutti obiettivi per i quali l’agricoltura gioca un ruolo fondamentale”.

“Favorire una prospettiva di lungo periodo, garantire la stabilità nei finanziamenti e agevolare la collaborazione tra settore pubblico e operatori di mercato: sono queste le misure urgenti da sviluppare per definire una strategia italiana per la ricerca. Sono tutti elementi che Assosementi ha messo in evidenza anche nel Manifesto per la Promozione delle TEA per il sostegno al Made in Italy che in questi giorni sta ottenendo il sostegno e la sottoscrizione di altre associazioni di categoria” ha aggiunto Carli.

“Il PNRR ha assegnato fondi significativi per la ricerca, come ad esempio ‘Agritech’, un progetto che prevede un investimento di 320 milioni di euro. È però necessario stabilizzare la spesa pubblica anche dopo questa fase di incremento temporaneo, per non vanificare gli investimenti e avere una prospettiva di lunga durata, ha continuato Carli. Inoltre, per orientare i finanziamenti alle principali sfide contemporanee e rendere concreti nel minor tempo possibile i benefici risultanti dall’attività di ricerca di base, è necessario espandere la collaborazione con il settore privato, ampliando al massimo il coinvolgimento dei rappresentanti della filiera e avere un collegamento più rapido con il mondo della produzione e il mercato” ha concluso Carli.

 

Informazione pubblicitaria