ROMA – Si infittiscono anche in Italia le proteste degli agricoltori che con i loro trattori stanno manifestando in varie parti del Paese sulla scia delle manifestazioni già all’attivo in Germania e Francia. Anche se la dimensione degli eventi di protesta è ancora minore, il numero delle manifestazioni sta aumentando di giorno in giorno.
Nel fine settimana appena trascorso la più partecipata è avvenuta a Orte, in provincia di Viterbo, dove un centinaio di trattori ha occupato la rotonda all’ingresso dell’autostrada A1, causando alcuni disagi. Il casello è rimasto chiuso per circa due ore in entrata e in uscita. A Pescara invece un altro centinaio di trattori ha semplicemente sfilato per il lungomare, senza però causare disagi particolari.
Ci sono state poi iniziative meno partecipate in Sicilia a Enna, in Molise a Campobasso, su una strada statale calabrese e anche a Venezia, dove alcune decine di trattori hanno occupato temporaneamente un parcheggio vicino alla stazione di Porto Marghera. Negli scorsi giorni si erano visti trattori sfilare anche in Umbria, vicino a Perugia. Domenica sono state bloccate diverse strade in Piemonte, anche se i disagi sono stati trascurabili.
Non sono mancate le manifestazioni di protesta neanche in Basilicata dove si sono svolti presidi nella zona del Metapontino. Nella foto siamo a Nova Siri (Mt).