ROMA – Nei primi dieci mesi del 2023 (gennaio-ottobre) in Italia sono state importate 2 milioni e 655.903 tonnellate di grano duro, mentre nello stesso periodo del 2022 1.436.768. Un aumento di 1.219.135 tonnellate, pari al +84,85%.
Il valore è stato di 1 miliardo e 100,5 mila euro nel 2023 contro 697,2 milioni nel 2022.
Nei primi dieci mesi del 2023 l’Italia ha incrementato di 503.000 tonnellate anche l’import di grano tenero.
In totale – come ha ricordato nei giorni scorsi ANACER (Associazione Nazionale Cerealisti) – le importazioni in Italia nel settore dei cereali, semi oleosi e farine proteiche nei primi dieci mesi del 2023 sono aumentate di 1,1 milioni di tonnellate nelle quantità (+6,2%) e di 169,4 milioni di euro nei valori (+2,2%) rispetto allo stesso periodo 2022.
Per chi si chiede i motivi delle proteste degli agricoltori in Italia ed in Europa, questi dati rappresentano una parte delle risposte. E’ necessario avere la possibilità di produrre di più ed essere competitivi, anche in termini di numeri, con i paesi produttori mondiali.
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