VERONA – “Rivendicazioni portate avanti anche da Cia da tempo e anche in piazza il 26 ottobre.
L’agricoltura versa e versava in una situazione drammatica, abbiamo cercato di spingere per approvare alcuni provvedimenti che andassero nella giusta direzione e qualcosa abbiamo ottenuto, è chiaro che vista l’enorme complessità dei problemi ce ne rimangono ancora parecchi sul tavolo irrisolti, ma continueremo a lavorare”.
A sottolinearlo è il presidente della Cia, Cristiano Fini, all’apertura di Fieragricola in corso a Veronafiere.
“Speriamo che eliminare la destinazione del 4% dei terreni all’incolto che è una sciagura e speriamo in una deroga. Spingere affinché l’agricoltura venga messa al centro delle politiche europee e non essere additata di essere il problema, l’agricoltura è la soluzione non il problema, l’agricoltura non deve essere vessata come è stato fatto in questi anni.
Noi chiediamo una revisione della PAC che si è dimostrata inadeguata e chiediamo anche che vengano bloccati alcuni dossier che stanno minando l’intero settore, in un momento di crisi climatica e difficoltà, intervenire per danneggiare ulteriormente le aziende agricole è puro autolesionismo, non è un problema solo degli agricoltori, ma è un problema dell’Europa intera. Inoltre aggiungiamo l’approvazione delle Ngt e Tea per far fronte all’emergenza climatica, dobbiamo avere gli strumenti per proteggerci”.
Infine: “Impensabile mettere a riposo dei terreni quando c’è bisogno di produrre di più ha concluso il presidente Fini”.