BOLOGNA – La rete di Consorzi Agrari d’Italia, il primo hub strategico dell’agricoltura italiana, si allarga con l’ingresso del Consorzio Agrario di Siena nella compagine societaria. Ad oggi fanno parte di CAI: BF S.p.A, Consorzio Agrario dell’Emilia, Consorzio Agrario del Tirreno, Consorzio Agrario del Centro Sud, Consorzio Agrario dell’Adriatico, Consorzio Agrario del Nordest e il Consorzio Agrario di Siena.
Consorzi Agrari d’Italia adesso è una piattaforma che supera il miliardo di euro di ricavi annui, abbracciando le esigenze agronomiche e commerciali di oltre 200mila imprenditori agricoli in tutta Italia.
Il primo polo dell’agroalimentare italiano si disloca su undici regioni (Lombardia, Veneto, Emilia-Romagna, Toscana, Marche, Abruzzo, Lazio, Molise, Puglia, Basilicata, Campania) con 280 agenzie e più di 700 professionisti tra agenti e tecnici, dispone di 190 centri di stoccaggio di cereali, può gestire più di 9 milioni di quintali di cereali e produrre quasi 5 milioni di quintali di mangimi.
“L’ingresso dello storico Consorzio Agrario di Siena – fondato nel 1901 – rappresenta un ulteriore, importante passo nel percorso di crescita interna ed esterna di CAI e contribuirà all’ampliamento del perimetro di mercato – spiega l’amministratore delegato di Consorzi Agrari d’Italia, Gianluca Lelli -. Anche nelle nuove aree dove siamo appena arrivati garantiremo il massimo impegno per valorizzare le produzioni agricole italiane di qualità, attraverso contratti di filiera duraturi, prodotti sostenibili sia per l’ambiente sia per i bilanci aziendali, tecnologie utili ad aumentare la produttività e a risparmiare sempre più risorse”.
“Il nostro obiettivo – conclude Lelli – è infatti quello di rendere gli agricoltori italiani protagonisti delle filiere del Made in Italy, valorizzando le specificità e le eccellenze del nostro territorio”.
“Quello che si è compiuto è un grande passo per il futuro di tutto il territorio senese – dichiara il Presidente del Consorzio Agrario di Siena, Eros Trabalzini -. Il grande lavoro svolto in questi due anni, celebrato dalla compattezza degli amministratori e della maggioranza dei soci che hanno convintamente sostenuto l’adesione a questo progetto, ci darà la spinta per continuare a valorizzare tutte le peculiarità agricole della nostra terra nella grande casa dell’agricoltura italiana”.