PARMA – La sicurezza e la qualità alimentare, strategici nell’Emilia-Romagna Food Valley internazionale, le sinergie su big data e cambiamenti climatici con l’Università dell’Onu che aprirà al Tecnopolo di Bologna, la collaborazione con il Cineca e il super computer europeo Leonardo, già operativo sempre al Tecnopolo di Bologna, e più in generale con le Reti Alta Tecnologia e dei Tecnopoli, cuore della Data Valley.
Sono alcuni dei temi affrontati nel corso dell’incontro di questa mattina tra il presidente della Regione Emilia-Romagna, Stefano Bonaccini, e il direttore esecutivo dell’Autorità europea per la sicurezza alimentare (Efsa-European food safety authority), Bernhard Url, che ha sede a Parma.
Confronto che ha consentito di anticipare alcuni temi di interesse dell’Autorità connessi con politiche e iniziative della Regione e di approfondire le strategie di sviluppo di Efsa.
“Qui, nel cuore della Food Valley, dove l’agroalimentare è motore trainante, Efsa è presidio strategico per garantire un sistema forte nella qualità e nella competizione sui mercati internazionali- ha spiegato Bonaccini-. Sostenibilità e innovazione sono asset fondamentali su cui investire al servizio della salute dei consumatori”. Durante l’incontro sono state poste le basi per sviluppare collaborazioni nell’ambito dei big data e dell’intelligenza artificiale, sfruttando l’arrivo a Bologna del supercomputer Leonardo e del comparto del Tecnopolo: “In Emilia-Romagna continueremo a fare la nostra parte: anche grazie all’ecosistema regionale dell’innovazione – con la sua rete di università, i centri di ricerca, le imprese e le filiere altamente specializzate -, l’Autorità europea di Parma può sviluppare sinergie fondamentali per aumentare la crescita e il benessere delle comunità e del comparto agricolo”, ha proseguito Bonaccini.
“La visita del presidente della Regione Emilia-Romagna- ha affermato il direttore Bernhard Url-, rappresenta un’opportunità per rafforzare il legame tra l’Efsa e il territorio che ci ospita. La nostra presenza a Parma si è consolidata nel tempo, così come ritengo che la comunità di Parma e dell’intera regione apprezzino il valore della presenza sul territorio di un’importante agenzia dell’Unione europea, fondamentale nell’assicurare la sicurezza alimentare dei cittadini”.
Nel 2023 l’Emilia-Romagna ha investito oltre 10 milioni di euro per l’innovazione in agricoltura, e ha raggiunto il maggior numero a livello europeo di Gruppi operativi sulla ricerca: 234.
Altro esempio di innovazione è quello dei Big Data. La Regione assieme al Tecnopolo, lavora proprio nell’ambito del settore food, alla raccolta e analisi dei dati che possono portare vantaggi a tutta la filiera, per garantire la tracciabilità del prodotto, monitorarne lo status e poter reagire tempestivamente in caso di alterazioni.
Tra i punti toccati nel corso dell’incontro, anche il rafforzamento e lo sviluppo della scuola per l’Europa con sede a Parma, divenuta in vent’anni di attività un fattore di attrattività per le aziende del territorio che ricercano personale tecnico e manageriale specializzato sul mercato europeo e internazionale.
Per quanto riguarda la collaborazione con Cineca, l’Autorità sta mettendo a punto un accordo per una prima applicazione del super computer Leonardo connessa con studi epidemiologici sulla popolazione europea delle api.