ROMA – “L’applicazione della Pac è indubbiamente da rivedere, penso alla questione del 4% di terreni da porre a riposo, che è stata oggetto di numerose lettere inviate alla Von der Leyen dal nostro gruppo al Parlamento Europeo.
Spiace notare che la presidente abbia compreso e vagliato questa nostra richiesta solo quando i trattori hanno invaso le strade di Bruxelles. Se è necessaria una maggiore efficacia nelle scelte di indirizzo, altrettanto va ridotta la disfunzionalità della Pac, gestita individualmente dalle nostre venti regioni e condannata quindi a una macchinosa e spesso sterile applicazione sui territori”.
Così Caterina Avanza, responsabile Agricoltura di Azione, intervenendo a “Primo Piano”, approfondimento politico di Cusano News 7.
“La protesta degli agricoltori è legittima – ha aggiunto Avanza – , che ci siano dei punti del Green Deal da rivedere è fuori di dubbio. Attenzione però a non cadere nelle accuse da tifoserie, quel dare la colpa all’Europa come fa la destra o al governo, come fanno a sinistra. Azione ha sempre ribadito che gli obiettivi del patto sono fondamentali, arrivare cioè alla decarbonizzazione della nostra economia al 2050, perché il cambiamento climatico è il primo nemico degli agricoltori. Bisogna ragionare sul come riuscirci, di certo non con gli slogan di Salvini o con la retorica della sinistra” ha concluso la responsabile di Azione.