BRUXELLES – Il voto di oggi sulle nuove tecniche genomiche al Parlamento europeo rappresenta un passo importante verso l’utilizzo delle NGT da parte degli agricoltori dell’UE. È stato giustamente riconosciuto: la mutagenesi e la cisgenesi mirate possono supportare gli agricoltori nella loro transizione con benefici ambientali e sociali, nonché vantaggi per la loro resilienza socioeconomica. Tuttavia, l’etichettatura obbligatoria dei prodotti NGT o la rivalutazione istantanea della classificazione di una tecnica possono comportare difficoltà pratiche. I giovani agricoltori europei ora guardano al Consiglio per i prossimi passi.
In reazione al voto, Rūdolfs Pulkstenis, vicepresidente del CEJA e agricoltore biologico lettone, ha dichiarato: “Mentre gli agricoltori affrontano sfide sempre più urgenti per adattarsi al cambiamento climatico, sostenere la produzione alimentare e garantire la redditività della loro attività, è incoraggiante vedere l’UE progressi per consentire le NGT. Gli agricoltori esprimono frustrazione per condizioni di lavoro inadeguate e cercano strumenti aggiuntivi per affrontare le sfide agricole. Le NGT non sono una soluzione miracolosa, ma certamente una risorsa di grande valore”.
Il CEJA sostiene che anche gli agricoltori biologici traggano beneficio dall’uso del NGT, ma prende atto della migliore formulazione del testo per mantenere aperta la riflessione su tale possibilità futura. A questo proposito, un rapporto sull’“evoluzione della percezione dei consumatori e dei produttori” a 7 anni dalla regolamentazione sembra lontano, ma va nella giusta direzione. Inoltre, affermare che la presenza involontaria di piante NGT di categoria 1 nella produzione biologica non viola il regolamento biologico risponde giustamente alle preoccupazioni degli agricoltori biologici di essere ritenuti responsabili, mentre le piante NGT di categoria 1 sono proprio “di tipo convenzionale”.
Il divieto di brevettabilità dei NGT è un altro importante miglioramento, che mostra il valore aggiunto del lavoro del Parlamento Europeo nel considerare le implicazioni socio-economiche oltre agli elementi di sicurezza e sostenibilità.
Tuttavia, il CEJA mette in guardia i decisori europei sul grave rischio comportato dall’introduzione dell’obbligo di etichettare i prodotti NGT di Categoria 1 lungo l’intera catena del valore. Questo requisito rischia di creare un eccesso di informazione per i consumatori, portando potenzialmente a confusione e ad abusi per modellare la percezione negativa dei NGT. Pone inoltre sfide logistiche legate alla separazione e alla tracciabilità dei prodotti. Infine, la possibilità per le autorità competenti di revocare la loro decisione di autorizzazione (ad esempio articolo 11 bis [nuovo]), non può andare a scapito della certezza degli agricoltori sulla loro possibilità di utilizzare materiale NGT già immesso sul mercato, o addirittura già in crescita nei loro suoli. L’effetto istantaneo di tale ritiro potrebbe richiedere un’ulteriore considerazione.