Decreto CAA, liberi professionisti esclusi dalle attività. La politica (che poteva intervenire) se ne è lavata le mani

TORINO – Il mondo dell’agricoltura è in grande agitazione, così come il mondo delle professioni.

A sottolinearlo il CAA Liberi professionisti in una nota stampa (sotto i firmatari).

Si sta infatti realizzando un progetto che ha lo scopo di monopolizzare il mondo dei servizi in agricoltura.

L’obiettivo è quello di portare a compimento il disegno di revisione partito ormai più di due
anni fa che, salvo colpi di coda dell’ultimo momento, vedrà i professionisti italiani esclusi dalle attività dirette dei CAA.

Se vorranno operare lo dovranno fare facendosi assumere. Una condizione questa che, a parte le evidenti assurdità e contraddizioni, costringerà migliaia di professionisti ad assumere una condizione lavorativa che non trova riscontro in nessun altro contesto di collaborazione con le pubbliche amministrazioni.

Non sono certo di conforto le precisazioni, che in fase di esame del decreto da parte degli
assessori regionali, sono state apportate all’articolo 7 comma 4 anche grazie al nostro
contributo. In questo caso il buon senso ha prevalso ed è stata definita una precisa e corretta incompatibilità dell’operatore che presenta e valida la domanda di finanziamento e quello che predispone la documentazione tecnica necessaria. Non è questo il problema. La questione riguarda la vera concorrenza sleale che, a questo punto, potranno svolgere con maggior tranquillità i soggetti che opereranno in un regime di monopolio e che costringerà gli agricoltori a servirsi di questo unico canale.

Soggetti che di fatto occupano spazi nella gestione dei servizi, anche professionali, mascherandoli con attività istituzionali. Nulla di nuovo, purtroppo, in merito all’articolo 12. È rimasta l’”esclusiva” del lavoro dipendente con buona pace di Ordini, Collegi e Casse di Previdenza dei Professionisti. La volontà “politica” definita da AGEA nel testo predisposto per il Ministero ha prevalso sulla Costituzione, sul diritto degli Agricoltori di farsi assistere da chi ritengono più affidabile, sul diritto ad operare legittimamente dei Professionisti.

Le promesse di revisione della precedente impostazione sono state lettera morta da parte
dell’establishment tecnico e politico. Le logiche oligarchiche, alle quali hanno prestato poca
attenzione anche la maggior parte delle Organizzazioni Agricole, rischiano di riportare questa attività strategica per l’agricoltura italiana indietro di 30 anni.

Un peccato che, coloro che potevano intervenire, siano stati alla finestra ed abbiano lasciato il campo libero a chi sta perseguendo la politica di Highlander: “Ne rimarrà soltanto uno!”. Un gioco sporco che non farà bene all’agricoltura italiana.

Le possibili ulteriori azioni saranno valutate attentamente dai professionisti italiani in un’ottica di salvaguardia delle competenze e delle legittime recriminazioni che queste norme metteranno ulteriormente in evidenza.

Vogliamo comunque rassicurare gli agricoltori che in questi anni ci hanno dato fiducia,
conferendoci il loro mandato e quanti vorranno fare altrettanto, che continueremo comunque a svolgere questo importante servizio nel rispetto delle norme di Legge.

I FIRMATARI DEL CAA LIBERI PROFESSIONISTI

  • Il Presidente – Massimiliano Ricci
  • Il Direttore – Lorenzo Benanti
  • Il Responsabile Regionale della Calabria – Carmelo Foti
  • La Responsabile Regionale dell’Emilia-Romagna – Patrizia Canetto
  • La Responsabile Regionale delle Marche – Adriana Gambaccini
  • Il Responsabile Regionale del Piemonte –  Massimiliano Ricci
  • Il Responsabile Regionale della Sardegna – Antonio Pigozzi
  • Il Responsabile Regionale della Toscana –  Simone Carrara
  • La Responsabile Regionale della Campania – Monica Perna
  • Il Responsabile Regionale del Lazio – Stefano Girardi
  • La Responsabile Regionale del Molise – Antonella Pomponio
  • Il Responsabile Regionale della Puglia – Vito Pinto
  • Il Responsabile Regionale della Sicilia – Ferdinando Caldarella
  • La Responsabile Regionale dell’Umbria – Valentina Pinna
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