ROMA – Approvato il Piano operativo dei controlli nel settore agroalimentare per il 2024, con l’obiettivo di rafforzare e garantire una maggiore trasparenza delle attività ispettive a tutela dei produttori, da pratiche sleali, e per assicurare ai cittadini elevati standard di qualità e salubrità degli alimenti portati in tavola. Il via libera al documento è arrivato dalla Cabina di Regia per i controlli agroalimentari, fortemente voluta dal ministro dell’Agricoltura, della Sovranità alimentare e delle Foreste, Francesco Lollobrigida, riunita oggi al Masaf.
Nel corso della riunione è arrivata anche l’approvazione del “Vademecum per i controlli per le aziende nel settore agroalimentare”. Un documento che indica le modalità delle azioni di monitoraggio della Cabina di Regia interforze.
La struttura, già coinvolta nella campagna straordinaria di controllo sull’importazione del grano duro destinato all’alimentazione umana, è composta dall’Ispettorato centrale della tutela della qualità e della repressione frodi (ICQRF), Comando dei Carabinieri per la Tutela Agroalimentare e per la Tutela Forestale e Parchi, Guardia di Finanza, Capitaneria di Porto, Agenzia per le erogazioni in agricoltura (Agea), Agenzia delle Dogane e dei Monopoli.
Nel 2023 i controlli sull’agroalimentare effettuati sono stati oltre 191mila. L’attività di monitoraggio sull’erogazione dei fondi Ue, inoltre, ha portato ad accertare che gli aiuti indebitamente percepiti sono stati circa 98milioni su un totale di poco meno di 190 milioni di euro.
Il Piano Operativo dei Controlli Agroalimentari 2024 porterà a un rafforzamento delle azioni e indica, per ciascuna filiera, le attività ispettive che si svolgeranno nell’anno in corso.
L’obiettivo è quello di evitare inutili duplicazioni di controllo e tutelare i produttori onesti, isolando i pochi che attuano concorrenza sleale, anche sfruttando e utilizzando prodotti che arrivano da quei paesi che non rispettano le nostre regole e, di conseguenza, non possono assicurare la salute dei cittadini.
Nel documento, inoltre, sono specificate le azioni di controllo per filiere clandestine, immissione sul mercato del granchio blu, importazioni sleali, per garantire una maggiore tutela da indicazioni ingannevoli su origine e denominazione.
Le ispezioni, infatti, si concentreranno sulla tracciabilità e rintracciabilità dei prodotti e sull’indicazione dell’origine delle materie prime e dei prodotti finiti, in quanto elementi ad alto rischio di irregolarità in quasi tutti i settori.
I controlli in particolare riguarderanno l’etichettatura; il contrasto delle pratiche commerciali cosiddette “sleali”; il contrasto degli illeciti frodativi nel campo delle erogazioni dei fondi U.E.
Le filiere interessate sono quelle dei settori vitivinicolo, oleario, lattiero caseario, ortofrutta, cereali e derivati, settori ippico, carni, mangimistico, contrasto alle frodi al bilancio comunitario.
Infine, sarà dato ulteriore impulso al monitoraggio sul commercio elettronic