ROMA – “Prendiamo atto del pacchetto di misure presentato oggi dal governo, che troverà applicazione nei prossimi provvedimenti, a partire dall’atteso intervento per prorogare l’esenzione IRPEF per i redditi dominicali e agrari di coltivatori diretti e imprenditoriali agricoli, come da noi più volte richiesto per mettere un freno al graduale abbandono del Primario da parte di lavoratori e imprenditori, che sempre più spesso si stanno orientando verso altri comparti”. Lo sottolinea il vicepresidente della Copagri Giovanni Bernardini, a margine dell’odierno vertice a Palazzo Chigi con la Premier Giorgia Meloni, i Vicepremier Antonio Tajani e Matteo Salvini e il Ministro dell’Agricoltura Francesco Lollobrigida, convocato per fare il punto sulle tensioni che da ormai diversi giorni stanno agitando il settore agricolo.
“Continueremo ad attenzionare le numerose problematiche sul tavolo, sul quale da tempo si sta lavorando, e a sollecitare l’esecutivo per assicurarci che le proposte illustrate oggi trovino rapida e concreta applicazione”, prosegue Bernardini, spiegando di aver ribadito ai vertici dell’esecutivo l’importanza di mettere rapidamente mano alla questione della distribuzione del valore lungo la filiera, “tema – ha evidenziato – sul quale si gioca il futuro del settore Primario, stretto in una morsa tra i noti incrementi dei costi di produzione e delle tariffe energetiche e le remunerazioni a dir poco insoddisfacenti”.
“Abbiamo accolto con favore le annunciate aperture sul sostegno al credito agricolo, attraverso un incremento dell’apposito fondo Ismea con garanzia statale, così come la proroga di sei mesi per l’entrata in vigore dell’obbligo di assicurazione per i mezzi agricoli, che dovrebbe trovare spazio nel cosiddetto ‘DL Milleproroghe’”, continua il vicepresidente, ad avviso del quale è inoltre fondamentale continuare a lavorare, come più volte rimarcato dalla Confederazione, per semplificare e snellire la PAC.
“Le misure illustrate oggi sono certamente positive e condivisibili, anche se sono ancora numerose le problematiche che da anni frenano lo sviluppo del settore. Basti pensare, ad esempio, alla necessità di garantire per il 2024 l’esonero contributivo per coltivatori diretti e imprenditori agricoli professionali under40; in un contesto nel quale le regole comunitarie hanno reso ancora più complesso l’accesso ai contributi comunitari per i giovani agricoltori, infatti, diventa ancora più importante mettere in campo ogni possibile intervento per favorire il più possibile il ricambio generazionale”, aggiunge Bernardini, esprimendo poi apprezzamento per l’annunciata istituzione di un tavolo di coordinamento in materia di lavoro agricolo, in cui confrontarsi per semplificare la gestione dell’occupazione nel Primario e dei flussi migratori.