FIRENZE – Gestione dell’acqua, emergenza ungulati e dare maggiore valore ai prodotti agricoli toscani.
Sono stati questi le priorità ricordate dal presidente della Cia Agricoltori Italiani della Toscana, Valentino Berni, nell’incontro che si è svolto nella serata di ieri a Palazzo Guadagni Sacrati Strozzi, a Firenze, sede della Regione Toscana, con il presidente Eugenio Giani e con la vicepresidente e assessore all’agricoltura Stefania Saccardi.
Difficoltà e proposte che potranno essere inserite in un “pacchetto agricoltura” come hanno evidenziato Giani e Saccardi.
All’incontro hanno partecipato il direttore di Cia Toscana, Giordano Pascucci, i vicepresidenti regionali ed i componenti del Comitato Esecutivo di Cia Toscana, i direttori provinciali ed i segretari regionali di Agia, Donne in Campo e Anp.
Un’occasione per affermare, ancora una volta, la centralità dell’impresa agricola e del suo reddito, rimarcando l’esigenza che il settore ha bisogno di risposte concrete ed interventi adeguati alla situazione e contingenze, anche perché quelli assunti fino ad oggi a vari livelli, risultano carenti, parziali ed insufficienti.
Le motivazioni delle proteste delle ultime settimane – ha ricordato Berni – sono condivise, ampie e testimoniano un “disagio strutturale, che abbiamo evidenziato da tempo, fin dalla manifestazione di Venturina due anni fa e in piazza Roma nello scorso novembre”. Ma non potranno essere risolte nell’immediato”.
Per Cia Toscana sono importanti tutte le iniziative che si possono intraprendere, su più livelli, in grado di accrescere il peso economico e la forza negoziale del settore, incentivarne il ruolo e il presidio ambientale, mettere l’agricoltura al centro dei processi di sviluppo delle aree interne, salvaguardare i servizi e le attività sociali, cruciali per i territori rurali, e consolidare la crescita dell’export agroalimentare Made in Tuscany.
Queste le priorità della Cia Toscana. “La gestione dell’acqua è un problema che evidenziamo da tempo – ha detto Berni -, ma nell’ultimo periodo gran parte delle nostre produzioni toscane ha sempre più bisogno di acqua, dai vigneti agli oliveti. Fin quando l’acqua non c’è, non ci rendiamo conto delle possibilità di sviluppo che l’acqua può creare, in fatto di produzioni, investimenti ed occupazione. Bisogna spingere anche il Governo in questa direzione”.
Ungulati. “La geografia dell’agricoltura in Toscana sta cambiando per la pressione degli animali, cinghiali e negli ultimi tempi anche i lupi – ha detto Berni -. Il numero dei cacciatori sta calando, la pressione del cinghiale non diminuisce e poi abbiamo la PSA (Peste suina africana) alle porte della nostra regione. Riprendere in mano la Legge obiettivo e fare i primi della classe per cercare di raggiungere l’obiettivo: spostare il periodo di caccia inizia ad essere fondamentale. Inoltre, implementare possibilità di autodifesa da parte degli agricoltori, spingere anche sugli ATC per le gabbie, abbattimenti intensivi, semplificare la burocrazia,
Il valore delle produzioni agricole. “L’agricoltore da qualche parte lo deve trovare il reddito. Bisogna dare più valore alle nostre produzioni: un olio extravergine d’oliva a 8,30 euro al kg, alla grande distribuzione, si trova sottocosto a 5,30 euro. Prodotti civetta, che mettono in forte difficoltà tutta la nostra agricoltura. Sarebbe opportuno metterci intorno ad un tavolo, insieme con la Gdo, partendo dai grandi comuni, avere spazi per i prodotti toscani. Oltre a trovare altre soluzioni per valorizzare i prodotti toscani con la filiera corta”.
Infine, Cia Toscana conferma che occorre ridare valore al lavoro degli agricoltori, per questo rafforzerà le azioni e le iniziative, “perché senza agricoltura non c’è futuro per il territorio, per l’ambiente e per l’intera economia” ha concluso Berni.