Terreni coltivabili (4%) a riposo. Wojciechowski ad agricultura.it: Risposta a malcontento agricoltori, proroga soddisfa richieste

BRUXELLES – La Commissione ha annunciato una serie di deroghe, come la norma GAEC 8, sul 4 % dei terreni coltivabili. Possiamo considerarlo un passo verso il dialogo e le esigenze degli agricoltori?

Lo abbiamo chiesto a Janusz Wojciechowski, Commissario europeo per l’agricoltura, nella lunga intervista rilasciata ad agricultura.it.

“La Commissione segue da vicino la situazione del settore agricolo e il malcontento espresso dagli agricoltori. La Commissione ascolta le preoccupazioni espresse e riconosce che gli agricoltori si trovano attualmente ad affrontare un numero significativo di circostanze avverse.

Non solo si è verificato un numero estremo di eventi meteorologici avversi, inondazioni e siccità, ma anche un notevole calo dei prezzi dei cereali che ha messo a dura prova il reddito degli agricoltori nel 2023.

Questa combinazione negativa esercita pressioni sui redditi degli agricoltori. Allo stesso tempo, gli agricoltori devono adattare le pratiche agronomiche sia come parte della transizione verso un settore agricolo più sostenibile, sia per renderli più resilienti agli eventi meteorologici estremi.

Per evitare di mettere a rischio la sostenibilità economica degli agricoltori, il 12 febbraio 2024 la Commissione ha adottato un regolamento che concede un’esenzione parziale per gli agricoltori dalla regola della condizionalità – GAEC 8 – sui terreni lasciati a riposo. Ciò fa seguito alle discussioni avute con gli Stati membri.

Il regolamento si applicherà retroattivamente dal 1° gennaio per un anno, fino al 31 dicembre 2024.

L’esenzione parziale soddisfa diverse richieste di maggiore flessibilità, – come richiesto dagli Stati membri – per rispondere meglio alle sfide che devono affrontare gli agricoltori dell’UE.

Invece di mantenere terreni incolti o altre caratteristiche improduttive sul 4% dei loro seminativi, gli agricoltori dell’UE coltivano colture che fissano l’azoto (come lenticchie, piselli o fave) e/o colture intercalari senza l’uso di prodotti fitosanitari sul 4% dei loro seminativi. I loro seminativi saranno considerati conformi al cosiddetto requisito GAEC 8. Gli agricoltori che lo decidono possono, tuttavia, continuare a soddisfare l’obbligo con terreni lasciati a riposo o con caratteristiche non produttive.

Le colture intercalari (coltura a crescita rapida che viene coltivata tra piantagioni successive di una coltura principale, ndr.) vengono normalmente utilizzate come colture intermedie dopo il raccolto della coltura principale, pertanto gli agricoltori potrebbero coltivare la coltura di loro scelta senza restrizioni sulla terra del 4% dedicata alla fissazione dell’azoto o alle colture intercalari.

[L’atto finale consente agli Stati membri di modificare i propri eco-regimi originariamente costruiti attorno alla condizionalità BCAA 8. Sarà sufficiente una semplice notifica alla Commissione Europea per aggiornare immediatamente gli eco-schemi interessati.

Gli Stati membri che desiderano applicare la deroga a livello nazionale devono notificarlo alla Commissione entro 15 giorni dall’entrata in vigore del regolamento in modo che gli agricoltori possano essere informati il ​​prima possibile.]

LEGGI L’INTERVISTA COMPLETA Maggiore potere agli agricoltori. Il Commissario Wojciechowski ad agricultura.it: ad Agrifish (26 febbraio) piano d’azione per dare risposte urgenti


Foto Wojciechowski – Copyright European Commission

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