ROMA – “Ringraziamo il Ministro dell’Agricoltura, della Sovranità Alimentare e delle Foreste Francesco Lollobrigida per l’importante contributo apportato ai lavori del Consiglio Agricoltura e Pesca dell’UE, durante i quali ha presentato un documento, condiviso con le parti sociali e illustrato oggi al Dicastero, contenente una serie di proposte per intervenire nel breve e medio periodo sull’efficacia e sulla semplificazione della PAC”.
Lo ha sottolineato il presidente della Copagri Tommaso Battista intervenendo all’odierna conferenza stampa organizzata dal Masaf all’indomani del Consiglio Agrifish.
“A Lollobrigida va poi dato atto di essersi prontamente attivato per far sì che l’agricoltura venisse inserita tra gli argomenti all’ordine del giorno del prossimo vertice dei capi di governo dell’UE, in programma il 21 e 22 marzo, così da dare gambe agli orientamenti politici approvati dai ministri dell’agricoltura europei, che non hanno al momento alcun valore legislativo, e arrivare così a degli atti vincolanti ed esecutivi”, ha proseguito il presidente, ribadendo il suo disappunto per le proposte dell’Esecutivo comunitario.
“Le parziali aperture arrivate da Bruxelles, infatti, dove il Consiglio Agrifish ha approvato le proposte della Commissione Europea per semplificare la PAC, non sono ancora soddisfacenti in quanto arrivano con grande ritardo rispetto alle reali esigenze dell’agricoltura e poiché, soprattutto, rimandano molte questioni decisive al prossimo autunno o comunque a conclusione del cosiddetto ‘semestre bianco’”, ha spiegato.
“Pur riconoscendo l’impegno delle istituzioni comunitarie, che hanno di fatto accolto le motivazioni alla base delle proteste degli agricoltori che hanno interessato praticamente tutto il continente comunitario, riteniamo insufficienti le proposte messe sul tavolo, in quanto non di rapida e immediata attuazione”, ha rimarcato Battista, secondo cui “ai produttori agricoli italiani serve un cambio di passo immediato che riequilibri le tre anime della sostenibilità, ovvero quella economica, ambientale e sociale”.
“In questo senso, restano fondamentali le scelte che saranno operate in ambito nazionale, anche grazie alla annunciata semplificazione del processo di modifica dei piani strategici della PAC, tema sul quale la Commissione UE si è impegnata a collaborare con gli Stati membri”, ha concluso il presidente della Copagri, ad avviso del quale “ci sono interventi che vanno ripensati, a partire dagli ecoschemi e dai gravosi obblighi della cosiddetta ‘condizionalità rafforzata’, e altri che devono assumere una maggiore centralità, quali il credito agricolo, la gestione del rischio e il tanto decantato ricambio generazionale”.