ROMA – “Un provvedimento che prevede una cifra irrisoria di 15 milioni di euro per l’intero Paese, contro i 150 milioni che il governo doveva investire secondo la prima stesura del provvedimento, oltre ad una altra serie di incentivi come il credito d’imposta, l’esonero contributivo e quanto altro richiesto in forma emendativa e non accolto”.
E’ quanto ha sottolineato il senatore Silvio Franceschelli (Pd) in Senato, esprimendo voto al disegno di legge sul “primo insediamento” in agricoltura.
“Si tratta di briciole che mortificano l’intero comparto agricolo e soprattutto i nostri giovani imprenditori che sono in decrescita ma capaci e volenterosi, ed allo stesso tempo privi di strumenti idonei per continuare un mestiere che diventa sempre più difficile, burocratizzato e non sostenuto da un’idonea infrastruttura come il digitale.
La nostra agricoltura è legata alla territorialità e per questo chiedevamo almeno la capacità di definire i criteri per attribuire questi premi, purtroppo irrisori, su base regionale.
Invece il governo si mostra confuso perché, mentre da un lato propone ‘l’autonomia differenziata’, dall’altro accentra la decisione a livello ministeriale. L’esecutivo non fa nulla di concreto per il ricambio generazionale in agricoltura.
Bastava poco e solo un po’ di buona volontà per dare al Paese un provvedimento migliore, ma abbiamo ricevuto l’ennesimo titolo senza contenuto e non lo possiamo accettare, per rispetto di tante donne ed uomini impegnati nel settore e che meritano un sostegno concreto e non di bandiera”.