TRIESTE – Città dell’Olio, LILT e FIF insieme ad Olio Capitale per diffondere la consapevolezza che l’olio EVO di qualità in una dieta equilibrata è un elisir di lunga vita che contribuisce nella prevenzione di diverse malattie croniche.
In occasione della 16esima edizione del Salone degli extravergini tipici e di qualità a Trieste, venerdì 8 marzo alle 15.00 presso lo stand delle Città dell’Olio al Trieste Convention Center si terrà una conferenza stampa nella quale Città dell’Olio, LILT, FIF annunceranno le iniziative che li vedranno fianco a fianco nel 2024, anno in cui le Città dell’Olio festeggiano i 30 anni di attività. Un patto per promuovere la consapevolezza delle proprietà salutistiche dell’olio EVO, alleato intramontabile e imbattibile della salute, sottolineandone le proprietà benefiche, promuovendone un consumo giornaliero corretto, soprattutto tra le giovani generazioni.
“In Italia, è sempre più diffusa la consapevolezza che la salute dipenda da uno stile di vita sano ed una dieta equilibrata e non è un caso che l’olio extra vergine di oliva, alimento principe della Dieta Mediterranea, sia stato definito il primo “nutraceutico” naturale nella storia dell’uomo. Le Città dell’Olio stanno promuovendo la nascita di vere e proprie “Comunità dell’Olio” basate su valori come la cura e la solidarietà. Siamo convinti che il benessere di queste Comunità passi anche e soprattutto dalla cultura del cibo attraverso il quale promuoviamo il benessere e la salute” ha dichiarato ilPresidente delle Città dell’Olio Michele Sonnessa.
“L’educazione alimentare – ha commentato il presidente della LILT, Francesco Schittulli – è una parte fondamentale dell’educazione sanitaria. È solo conoscendo le proprietà nutritive degli alimenti che consumiamo quotidianamente e scegliendo consapevolmente una dieta sana, varia ed equilibrata che è possibile ridurre la probabilità di sviluppare patologie oncologiche. In particolare, l’olio extravergine di oliva italiano si rivela un vero alleato della salute perché svolge un ruolo chiave nella prevenzione. Proprio grazie alle sue numerose qualità antitumorali l’olio EVO è da sempre il simbolo della campagna Settimana Nazionale per la Prevenzione Oncologica, promossa dalla LILT per sensibilizzare l’opinione pubblica sul valore della prevenzione come metodo di vita. Quest’anno, in occasione di questa campagna, dal 16 al 24 marzo 2024 saranno distribuite nelle maggiori piazze italiane bottiglie di olio extra vergine di oliva italiano di qualità. Questa è solo una delle numerose iniziative previste per il 2024 per promuovere l’importanza dell’olio quale efficace strumento di prevenzione delle patologie oncologiche.”
“La Fondazione Italiana Fegato ONLUS – FIF è in prima linea al fianco di LILT e Città dell’Olio perché crede nella necessità di fare corretta informazione sulle proprietà benefiche dell’olio EVO sul metabolismo del fegato. Per questa ragione abbiamo prodotto un opuscolo con Città dell’Olio nel quadro del nostro progetto ‘O-Liver’. Si tratta di “gocce di salute” volte a fornire al grande pubblico informazioni scientificamente provate sulle proprietà nutrizionali benefiche presenti in modo naturale nell’olio EVO, che rappresenta un vero pilastro della dieta italiana, rendendolo un ottimo candidato nutraceutico, come anche indicato dalla European Food Safety Authority (EFSA)” ha affermato Decio Ripandellli, Presidente FIF.
“Quest’attività si inserisce quindi perfettamente nelle funzioni statutarie della FIF, che oltre alla ricerca e la formazione sulle patologie del fegato e delle vie biliari, dedica anche la propria attenzione alle attività di prevenzione volte a evitare l’insorgere di tali patologie, molte delle quali possono essere direttamente collegabili ad abitudini di vita non sana, soprattutto dal punto di vista alimentare. Abitudini che si stanno diffondendo soprattutto tra i giovanissimi, al punto di poter parlare di una vera e propria ‘epidemia’ di sovrappeso e obesità, situazioni che poi finiranno col portare a danni permanenti quando questi giovani diventeranno adulti, con le conseguenti spiacevoli problematiche per i pazienti, nonché ad aggravi sui costi a carico del sistema sanitario nazionale” ha dichiarato il prof. Claudio Tiribelli, Direttore scientifico FIF. In particolare, FIF sta svolgendo importanti ricerche per incrementare la definizione di nuovi biomarcatori idonei a una diagnosi non invasiva del grado di danno epatico e di sua possibile progressione. Un tale progetto di permetterà una migliore prevenzione di tali patologie.