DESENZANO DEL GARDA (BS) – Il 2023 è stato anche l’anno del boom del grattugiato per il Grana Padano.
La Dop ha registrato, nel dicembre scorso, un ulteriore progresso del 2,7% in questo segmento a coronamento di un anno caratterizzato da ottime performance in questo segmento: grazie alla praticità e comodità d’uso il grattugiato pronto per il consumo conquista sempre più consumatori ed è ormai entrato nelle abitudini delle famiglie italiane e non solo. Nell’ultimo mese del 2023 l’incremento del 7,1% di sfridi ha indicato anche una crescita della Dop con crosta confezionata sottovuoto.
Lo ha sottolineato il direttore generale del Consorzio di tutela, Stefano Berni, spiegando che «il 2023 si è chiuso con un aumento del 5,1% del grattugiato e senza crosta, pari a 99.791 forme in più di Grana Padano lavorate per questa destinazione: durante l’anno il Grana Padano grattugiato e senza crosta ha superato – ha aggiunto – il tetto dei 2 milioni di forme (2.058.374 forme lavorate senza crosta) di cui sfridi per 265.004 forme».
Grattugiato ulteriore potenziale slancio per l’export
“Il Grana Padano grattugiato rappresenta – ha continuato Berni – un segmento ad elevato valore di servizio e di valore in grande espansione che potrebbe fare da ulteriore traino anche all’export, in particolare anche quello oltreoceano, quando sarà allungato il periodo di shelf life di questo segmento. Attualmente le confezioni di prodotto grattugiato arrivano in Europa, ma potrebbero facilmente essere spedite su tratte più lunghe, per esempio anche in Giappone piuttosto che negli Usa, dove la domanda sta sempre crescendo”.