PISTOIA – Mentre nei vivai si vive il periodo più intenso dell’anno, con i piazzali di carico in piena attività, proprio a cavallo tra fine inverno e inizio primavera, giungono i dati dell’export delle piante vive del polo produttivo pistoiese.
“Con i numeri dell’ultimo trimestre 2023, si ha il quadro completo delle vendite all’estero delle aziende – dichiara Coldiretti Pistoia, che ha elaborato i dati Istat appena diffusi-. Con i 72 milioni di euro esportati negli ultimi tre mesi, il totale 2023 arriva a 357,4 milioni di euro, pareggiando di fatto il dato 2022 (meno 0,2%)”.
“Un risultato discreto, se consideriamo le turbolenze internazionali, che continuano rendere più costosi i fattori produttivi -spiega Fabrizio Tesi, presidente di Coldiretti Pistoia-. Un segno che il settore rimane reattivo, nonostante tutte le difficoltà. Non da ultima l’alluvione del novembre 2023, che ha comportato alle aziende colpite costi per lo smaltimento delle piante ‘morte’, e che dovranno rimpiazzare le piante inviate al macero, la cui vendita era prevista nei prossimi mesi o anni”.
Ed in effetti -continua Coldiretti Pistoia- il dato relativo all’ultimo trimestre 2023, è in calo, confrontato allo stesso periodo del 2022: meno 1,47%, sintomo che i primi effetti dell’alluvione si sono fatti sentire sulle aziende colpite.
“Permane -aggiunge Tesi- la preoccupazione per le marginalità sempre risicate, visto che non è possibile riversare proporzionalmente sul prezzo di vendita all’estero i maggiori oneri: la concorrenza di produttori stranieri è sempre più aggressiva. Anche in prospettiva siamo preoccupati, l’inverno caldo ha accelerato la vegetazione delle piante e questo è rischioso in caso di calo repentino delle temperature in primavera. Inoltre, e i dati 2023 sono a dimostrarlo, la crisi economica attanaglia molti dei Paesi più importanti per il nostro export, a cominciare da Germania e Francia, che insieme a Regno Unito, Spagna e Olanda hanno visto un calo di quasi il 4% rispetto al 2022”.
Per il resto, continua Coldiretti, l’andamento dell’export di piante vive delle aziende pistoiesi è in linea con quello complessivo italiano (leggero calo), e Pistoia si conferma come principale polo dell’export, con il 40% del totale.
“Come polo produttivo siamo sempre la locomotiva d’Italia, ma non vogliamo cullarci sugli allori, al contrario! Serve essere ancora più efficaci, per questo la legge sul vivaismo che sta completando l’iter parlamentare ci darà ulteriore slancio e opportunità. Auspichiamo una rapida implementazione delle nuove norme e relativi decreti attuativi in preparazione”.