ROMA – Il riferimento è alle parole del Ministro Lollobrigida che, in occasione della Settimana nazionale della prevenzione oncologica, ha evidenziato come non ci sia da stupirsi se un litro d’olio possa raggiungere prezzi molto elevati: “Alcuni prodotti sono di alta qualità e portano benefici, diventano una medicina… e una buona medicina, sana, senza controindicazioni particolari deve avere il giusto prezzo e il giusto riconoscimento sociale”.
Il presidente Unapol Tommaso Loiodice condivide quanto affermato dal Ministro Lollobrigida. “Da sempre ho sostenuto che la valenza sociale dell’olivicoltura è uno dei punti di forza che le assegna un ruolo di fondamentale e imprescindibile importanza sullo scenario nazionale. Se solo si immaginassero i nostri territori senza la presenza degli alberi di olivo, lo scenario sarebbe spettrale, come lo è oggi per chi attraversa le terre devastate dalla Xylella, per non parlare dell’importanza economica e dei riflessi culturali che nelle comunità locali del centro sud le assegnano un ruolo di rilevanza strategica. Quest’anno i produttori italiani hanno visto riconosciuti i giusti margini e non può prevalere il concetto che questo sia determinato da una pura congiuntura legata alla scarsa produzione dei nostri competitor dell’area mediterranea. L’extravergine, come giustamente afferma il Ministro, è un prodotto che fa bene alla salute e in un’ottica di economia sanitaria, prevenire è sempre meglio che curare”.
Attribuire il giusto prezzo all’olio extravergine d’oliva, così come il giusto riconoscimento sociale agli agricoltori che lo producono, è un processo che parte dalla sensibilizzazione del consumatore. Questa è una delle prerogative di Unapol, che da sempre si prodiga nella divulgazione dei benefici intrinseci di quello che oltre ad essere un alimento buono e gradevole al palato rappresenta anche un vero investimento per la salute.
“Per questo mi permetto di risollecitare il ministro Lollobrigida, come già suggerito un po’ di mesi fa anche come FOOI (Filiera Olivicola Olearia Italiana) al Sottosegretario La Pietra, una campagna di sensibilizzazione, da avviare di concerto con il Ministero della Salute, che inviti i consumatori ad un uso costante di questo elisir. Acquistare una bottiglia di extravergine non può e non deve essere considerato un costo, ma un investimento per il proprio benessere.
L’augurio è che si sia all’inizio di un cambio epocale di approccio a questo meraviglioso e prezioso prodotto principe della dieta mediterranea”.