BARI – La tecnologia blockchain e l’agricoltura si incontrano nella piattaforma Agriverso per la tracciabilità agroalimentare, realizzata da Corvallis (Gruppo Tinexta), azienda cyber e tra i principali fornitori di servizi IT nel settore finanziario italiano, in collaborazione con CORE Lab, laboratorio di ricerca dell’Unisalento, con il Distretto Agroalimentare di qualità Jonico Salentino e grazie a un finanziamento della Regione Puglia.
L’obiettivo della partnership è di trasformare radicalmente la filiera agricola puntando su tecnologie avanzate che valorizzino le produzioni biologiche e a km 0 e che aiutino produttori e consumatori a combattere la contraffazione del Made in Italy.
Attraverso la nuova piattaforma Agriverso di Corvallis, i produttori agricoli locali, le associazioni e altri operatori della filiera possono inserire, in maniera trasparente, i dati di un prodotto seguendo le varie fasi della coltivazione in campo fino alla sua commercializzazione: una vera e propria storia che parte dal seme e finisce sullo scaffale dei supermercati di tutta Italia. La raccolta di tutte queste informazioni attraverso la blockchain arriva poi al consumatore che può così conoscere la provenienza e la qualità di un prodotto e la storia stessa dell’azienda produttrice: il tutto, semplicemente scannerizzando il QR code sulla confezione al momento dell’acquisto con il proprio telefono.
La fase di sperimentazione è stata condotta da ottobre a dicembre dello scorso anno, con il coinvolgimento diretto di produttori e operatori della distribuzione. I consumatori hanno eseguito la scansione del QR code su oltre 11 tonnellate di prodotti agricoli, specialmente melograni e pomodori meraviglia. Dallo studio, è emerso che il 6% delle etichette totali immesse in commercio è stato scansionato dai consumatori.
“Nonostante negli ultimi anni si siano fatti passi avanti a livello normativo per quanto riguarda le etichettature e la lotta alla contraffazione alimentare – commenta Andrea Monti, Direttore Generale di Corvallis, Gruppo Tinexta – è possibile il miglioramento della sicurezza nei processi di tracciabilità dei prodotti. Agriverso si inserisce quindi come strumento che va a colmare un gap tra la filiera e il consumatore finale: un’arma, per così dire, che permette alle aziende agricole di dare valore ai loro prodotti; allo stesso tempo, garantisce ai consumatori un modo semplice e veloce per aumentare la loro consapevolezza al momento dell’acquisto.”
Pantaleo Piccinno, Presidente del Distretto Agroalimentare di Qualità Jonico Salentino ha dichiarato: “Il destino del nostro settore si gioca sulle capacità dei produttori di instaurare rapporti chiari e duraturi con i consumatori, coinvolgendo la dimensione umana e territoriale delle aziende produttrici. La tecnologia può aiutarci enormemente. Attraverso l’utilizzo della blockchain, possiamo garantire la tracciabilità del percorso di vita del prodotto, mentre i sistemi di etichettatura intelligente ci permettono di comunicare al consumatore informazioni dettagliate che vanno oltre l’origine e la denominazione del prodotto”.
Il Professor Angelo Corallo, Direttore del Centro Unico per la gestione dei Grandi Progetti dell’Università del Salento ha dichiarato: “grazie al supporto fornito dalle attività di ricerca del CORE Lab del Dipartimento di Ingegneria dell’Innovazione di Unisalento, Agriverso è in grado di elaborare dati grezzi di filiera attraverso opportuni modelli matematici per restituirli al consumatore in maniera intellegibile attraverso smart label poste sugli stessi prodotti. Scansionando un QRcode al momento dell’acquisto, il consumatore accede alla app di Agriverso dove può esplorare il prodotto e conoscerne la storia, interagendo con interfacce grafiche di facile usabilità.”.