FIRENZE – Le piscine degli agriturismi potranno essere svuotate ogni tre anni e non più obbligatoriamente ogni anno. Soddisfazione per Cia Toscana e per Turismo Verde Toscana per una novità importante, come quella annunciata dalla giunta regionale, con il via libera alla proposta di legge per la modifica della norma in materia di requisiti igienico-sanitari delle piscine private ad uso pubblico, nelle quali rientrano le piscine degli agriturismi.
L’attuale disposizione, del 2006, prevede l’obbligo di svuotare completamente le vasche una volta all’anno. “La proposta di legge – sottolinea il presidente Cia Toscana, Valentino Berni – è un importante risultato raggiunto dalla nostra organizzazione, e grazie al lavoro di squadra delle altre associazioni agricole – ma anche artigianato e commercio, industria e settore alberghiero – a vantaggio di tutti gli agriturismi della Toscana. La proposta risponde alle sollecitazioni di Cia Toscana fatte negli ultimi anni e ribadite nelle ultime settimane, anche negli incontri che abbiamo avuto con il presidente Eugenio Giani, la vicepresidente e assessore all’agricoltura Stefania Saccardi e l’assessore al diritto alla salute Simone Bezzini. Si tratta di una risposta adeguata al cambiamento climatico, che permette di non sprecare un bene prezioso come l’acqua, ma consente anche agli agriturismi di poter svolgere la propria attività nel migliore dei modi”.
La deroga della giunta regionale, passando da 1 a 3 anni per l’obbligo di svuotamento delle piscine, non pone rischi per la sicurezza di chi le frequenta, oltre – come ricordato – a permettere un uso più razionalizzato dell’acqua. Autocontrollo e analisi periodiche – ricorda la Cia Toscana – consentiranno di tenere sotto controllo il livello igienico delle acque delle piscine, con benefici per l’ambiente e le imprese ma con lo stesso livello di garanzia igienico sanitaria per gli utenti. La nuova norma – per come sembra emergere –, potrà garantire una maggiore semplificazione per gli agriturismi, evitando comunque di sprecare acqua, bene primario per l’agricoltura toscana sempre più soggetto alla siccità. “Dopo questo passo auspicato – conclude Berni – ora ci aspettiamo che il Consiglio regionale proceda in tempi rapidi con l’approvazione della legge, con i dovuti miglioramenti possibili. Come Cia Toscana stiamo analizzando la proposta di legge e ci riserviamo di proporre le nostre modifiche”.