ROMA – “Un plauso al Servizio Vigilanza e Tutela del Consorzio Grana Padano che oggi ha ritirato alcuni prodotti falsi e sanzionato i punti vendita in Campania e Veneto che li stavano commercializzando, offrendo, ad esempio, formaggi con stagionature fittiziamente allungate o marchi applicati a prodotti non corrispondenti al logo.
I controlli sono fondamentali per garantire la qualità e l’autenticità dei prodotti che arrivano sulle nostre tavole e per tutelare il Made in Italy dalle contraffazioni”.
Così il ministro dell’Agricoltura, della Sovranità alimentare e delle Foreste Francesco Lollobrigida circa l’operazione di controllo denominata ‘Buona Pasqua’ a cura del Servizio Vigilanza e Tutela del Consorzio Grana Padano, come riferisce l’agenza ANSA.
“Sin dal primo giorno in cui ci siamo insediati, il governo Meloni è intervenuto a difesa del comparto alimentare, gravemente danneggiato dalle contraffazioni di marchi che nulla hanno a che fare con i veri ed eccellenti prodotti agroalimentari italiani. Un impegno continuo che si muove nella direzione di assicurare la sicurezza e la qualità degli alimenti a chi li produce e a salvaguardia di chi li consuma. Oltre all’azione della nostra Cabina di Regia interforze che ogni giorno si muove in questa direzione è importante che anche i Consorzi tutelino i prodotti da loro distribuiti”, conclude Lollobrigida.
Il piano di controlli “Buona Pasqua” è stato condotto in varie località italiane dal Servizio Vigilanza e Tutela del Consorzio Grana Padano. Le situazioni irregolari sono emerse in Campania e nel Veneto. È stato scoperto Grana Padano esposto in vendita con stagionatura dichiarata pari a 16 mesi e risultata essere invece di alcuni mesi inferiore. In un altro punto vendita era stato applicato un adesivo riportante il logo Grana Padano su un formaggio comune ed infine in un esercizio commerciale si è trovato in vendita come Grana Padano Riserva oltre 20 mesi del formaggio retinato, ovvero addirittura privo dei requisiti qualitativi previsti dal Disciplinare di Produzione per la marchiatura a fuoco.
Tutte queste confezioni sono state rimosse dal mercato e inflitte ai responsabili delle condotte illecite sanzioni di importo variabile da € 2.000 a € 13.000.
“I gestori dei punti vendita hanno fatto tesoro dell’informazione diffusa sulla frequenza e l’efficacia dei controlli del servizio di vigilanza intensificati negli ultimi mesi ed il risultato è il numero nel complesso contenuto di infrazioni – commenta il direttore generale del Consorzio di Tutela, Stefano Berni – I consumatori, dal canto loro, possono contare su un significativo livello di sicurezza, che il Consorzio di Tutela del formaggio DOP più consumato al mondo, è in grado di garantire”.
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