ROMA – “A più di un anno dalla sua presentazione, ieri la Camera ha approvato la nostra proposta di legge che, stabilendo prezzi minimi per i costi di produzione agricola, ha dato una risposta concreta alle giuste istanze avanzate, negli ultimi mesi, dal mondo agricolo”.
Così il presidente della commissione Agricoltura, il deputato della Lega Mirco Carloni.
“Da gennaio, il crollo dei compensi corrisposti alle aziende agricole per la vendita dei loro prodotti, a fronte dell’aumento dei prezzi per l’acquisto dei beni alimentari, ha comportato una contrazione dei consumi alimentari, con l’inevitabile conseguenza che, oggi, mentre i produttori agricoli non riescono neppure a coprire i costi di produzione, gli italiani spendono di più per mangiare di meno.
Nel 2021, per contrastare le distorsioni del mercato, è stato approvato un decreto legislativo in attuazione della Direttiva UE sulle pratiche commerciali sleali, riconoscendo, tra l’altro, agli agricoltori ed agli allevatori, che i prezzi non siano inferiori ai costi di produzione. E ciò nonostante, l’aumento dei prezzi dei prodotti energetici, delle materie prime e la difficoltà di approvvigionamento delle stesse, oltre alla crescente instabilità delle condizioni meteorologiche, hanno determinato per le imprese agricole un aggravio generalizzato dei costi correnti di produzione, il cui incremento eccessivo ha influenzato l’offerta dei prodotti agricoli a livello nazionale, europeo e mondiale.
Ed è proprio per porre rimedio al grande tema della redditività delle aziende, che la nostra proposta di legge tiene in debita considerazione, nella formazione del prezzo di cessione dei prodotti agricoli, dal fornitore all’acquirente, tutti quei fattori che le imprese agricole subiscono indipendentemente dalla loro organizzazione produttiva quali: il costo delle materie prime, dei mezzi tecnici, dei servizi connessi al processo produttivo e alla commercializzazione, dei prodotti energetici, della manodopera, del ciclo delle colture, delle tecniche di produzione, nonché della vulnerabilità dei prodotti e dei volumi di produzione rispetto alle influenze degli eventi climatici; reca, in particolare, una delega al Governo per la disciplina delle filiere di qualità nel sistema di produzione, importazione e distribuzione dei prodotti agroalimentari, che rispettino parametri di sostenibilità ambientale, sociale ed economica; riconosce, nella definizione dei principi e criteri direttivi cui il decreto legislativo deve attenersi, particolare attenzione al rispetto dei diritti dei lavoratori e alla sicurezza dei luoghi di lavoro, alla tracciabilità dei prodotti, alla salute e al benessere animale. Ancora una volta, il gruppo Lega con una sua proposta di legge, impegna il Governo in un’azione di supporto e rilancio di un settore chiave dell’economia italiana, offrendo uno strumento normativo che, nel pieno rispetto della sostenibilità e della competitività, assicura alle nostre produzioni agricole le migliori condizioni in termini di redditività”.
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