ROMA – Nel mese di gennaio sono calate le importazioni di grano duro (rispetto al gennaio 2023) sia in produzione (-20,2%) sia in valore (-42,39%).
E’ quanto emerge dal report di Anacer – Associazione Nazionale Cerealisti – relativo all’import/export di cereali in Italia nel primo mese 2024 (1 gennaio – 31 gennaio 2024).
Complessivamente, invece, le importazioni in Italia dei prodotti del settore cereali, semi oleosi e farine proteiche nel primo mese del 2024 sono aumentate di 108mila tonnellate nelle quantità (+6,1%) e diminuite di 182,2 milioni di Euro nei valori (-19,8%) rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente.
Per quanto riguarda i cereali in granella, nel singolo mese di gennaio 2024 sono risultate in
aumento le quantità importate in Italia di grano tenero (+171.800 t), granturco (+92.500 t) e orzo (+18.000 t); in diminuzione invece risultano gli arrivi di grano duro (-51.400 t) ed
altri cereali minori (-5.100 t). Il corrispondente valore dei cereali importati passa da 477,1 a 396,5 milioni di euro (-17%).
L’import di farine proteiche diminuisce di 114.000 tonnellate (-47%) nelle quantità e di 59,3 milioni di euro nei valori (-55%), così anche i semi e frutti oleosi si riducono di 12.000
tonnellate (-4%) nelle quantità e di 35 milioni di euro nei valori (-19%).
Le importazioni di riso (considerato nel complesso tra risone, riso semigreggio, riso lavorato
e rotture) diminuiscono di circa 15.000 tonnellate (-53%).
Le esportazioni dall’Italia dei prodotti del settore cerealicolo nel primo mese del 2024 sono
aumentate di 46.200 tonnellate nelle quantità (+13,3%) e di 22,0 milioni di Euro nei valori
(+4,7%), rispetto allo stesso periodo 2023.
Risultano in aumento in particolare le esportazioni di pasta alimentare (+21.700 tonnellate,
pari a +21,3 milioni di euro) e dei prodotti trasformati (+11.000 t nelle quantità, ma -3
milioni di euro nei valori). Aumentano le vendite all’estero degli altri prodotti presi in esame, soprattutto farina di grano tenero (+4.900 t, pari a +3,3 milioni di euro) e riso (+4.300 t considerato nel complesso tra risone, riso lavorato, semigreggio e rotture, pari a +3,9 milioni di euro). In calo l’export di semola di grano duro (-27% nelle quantità).
I movimenti valutari relativi all’import/export del settore cerealicolo hanno comportato nel
primo mese del 2024 un esborso di valuta pari a 736,4 Milioni di Euro (918,6 nel 2023) ed
introiti per 490,0 Milioni di Euro (468,0 nel 2023).
Pertanto il saldo valutario netto è pari a -246,4 Milioni di Euro, contro -450,6 Milioni di Euro
nel 2023.