VERONA – “Il mercato cerca sempre vini più freschi, facili, da pronta beva, che non vuol dire vini immediati, vini che hanno la loro longevità ma che siano fruibili fin da giovani, e la Val d’Orcia è in grado di accontentare questa fetta di mercato”.
A sottolinearlo è Giulitta Zamperini, presidente del Consorzio Vino Orcia, durate il Vinitaly.
E sulla partecipazione del Consorzio alla fiera scaligera: “Vinitaly è vetrina molto importante per piccole aziende e per Consorzi come il nostro, che hanno bisogno di essere riconoscibili non solo nei mercati locali ma anche internazionali”.
I numeri della Denominazione
Nata nel febbraio del 2000, l’Orcia Doc raccoglie nella sua area di produzione dodici comuni nel sud della provincia di Siena. A oggi sono 153 gli ettari di vigneti dichiarati su un totale potenziale di 400 ettari. La produzione media annua si attesta intorno alle 255.631 bottiglie realizzate dalle circa 60 cantine nel territorio di cui oltre 30 socie del Consorzio di tutela che dal 2014 ha l’incarico di vigilanza e promozione Erga Omnes nei confronti di tutti i produttori della denominazione. Il Consorzio di tutela si occupa di promuovere la denominazione attraverso azioni varie, dal web alla segnaletica sul territorio, passando per incoming di giornalisti e buyers da tutto il mondo. Sono ormai di riferimento eventi territoriali, tra cui proprio l’Orcia Wine Festival.