ROMA – La produzione energetica, se rinnovabile, è un’opportunità cruciale per la sostenibilità ambientale ed economica delle imprese agricole, che possono ridurre i costi e dare un contributo alla decarbonizzazione del Paese.
Per questo motivo, i dottori agronomi e forestali guardano con interesse alle opportunità offerte dall’agrivoltaico, così come chiarite nel decreto appena approvato in Consiglio dei Ministri. Opportunità che però devono essere contestualizzate in modo professionale con una perizia agronomica.
“In un’impresa agricola, i costi energetici valgono circa il 20% del bilancio, che salgono al 30% nelle aziende zootecniche. Ciò significa che poter produrre energia rinnovabile diventa un fattore fondamentale sotto tre aspetti: ridurre la spesa, evitare le oscillazioni dei costi energetici, contribuire alla transizione energetica del Paese.” – dichiara Mauro Uniformi, Presidente CONAF – “Non serve cercare soluzioni universali, ma saper cogliere senza pregiudizi le opportunità offerte dalle rinnovabili in agricoltura, siano esse fotovoltaico, agrisolare, produzione di biometano o altro. Il ruolo del professionista, poi, sarà quello di capire come dimensionare e adattare le migliori soluzioni all’azienda, al territorio, alle diverse produzioni, alle tecnologie disponibili, minimizzando gli impatti.”
Nell’ottica di garantire professionisti sempre aggiornati e qualificati è stata avviata la collaborazione tra AIAS, l’associazione che promuove l’agrivoltaico sostenibile, e l’ordine dei dottori agronomi e forestali.
Dopo una serie di appuntamenti informativi sul tema, il prossimo passo sarà la sottoscrizione di una convenzione che prevede lo studio di un percorso formativo specialistico per professionisti specializzati per la progettazione e gestione di sistemi colturali agrivoltaici.
Un accordo che porterà a realizzare un corso per l’acquisizione di conoscenze di tipo agronomico, progettuale, contrattuale e per l’attività di monitoraggio dei sistemi colturali agrivoltaici. Al termine, i partecipanti al corso andranno a formare un elenco di riferimento che, su richiesta, sarà diffuso da AIAS.