Giornata mondiale delle api. Così il CREA aiuta l’ambiente e il settore dell’apicoltura

ROMA – Dal monitoraggio alle pratiche di apicoltura sostenibile, dalle tecnologie digitali con sensori ed arnie di ultima generazione fino ai programmi di miglioramento genetico: il gruppo di ricerca di Apidologia del CREA Agricoltura e Ambiente (CREA AA), il più importante in Italia, lavora per proteggere le api (ma anche altri insetti impollinatori) e per aiutarle ad essere più resilienti ai cambiamenti climatici, studiandone la biodiversità e le avversità, promuovendone il benessere, salvaguardando le tipicità delle diverse popolazioni, caratterizzando le produzioni di miele delle api locali.

Il  laboratorio API del CREA, inoltre, svolge analisi accreditate (Accredia) per imprese, associazioni e Istituzioni, in particolare nel campo della valorizzazione qualitativa delle produzioni apistiche, del biomonitoraggio ambientale (progetto Beenet), per la caratterizzazione della sottospecie di Apis mellifera per gli iscritti all’Albo Nazionale Allevatori di Api Regine e per gli apicoltori/associazione di apicoltori. Tutto ciò è realizzato in collaborazione con altri enti di ricerca a livello nazionale e internazionale, con associazioni agricole e di apicoltori, tramite progetti di ricerca e attività di formazione (assaggiatori del miele, tassonomia, esperti apistici, patologia ecc).

Ecco i progetti più rilevanti su cui si sta lavorando:

BeeGuards (Resilient beekeeping and breeding to safeguard natural genetic resources and pollination services) mira a ad una gestione apistica sostenibile, a nuove strategie di selezione per la resilienza e a strumenti digitali e di previsione che consentiranno al settore dell’apicoltura di adattarsi ai cambiamenti climatici. Un impegno che, sul campo, si traduce in uno studio comparativo condotto in 11 Paesi europei e non solo, applicando pratiche innovative (basate su controllo integrato e breeding) e utilizzando arnie dotate di sensori digitali. In parallelo, BeeGuards esegue studi immunologici, comportamentali, patologici, genomici ed ecologici che serviranno a chiarire come la gestione, il clima e l’ambiente agiscono sulle api mellifere e sugli altri impollinatori. Apicoltori, agricoltori e cittadini saranno coinvolti tramite un “WikiBeedia” e studi di “citizen science” e di impronta ecologica per garantire che i risultati della ricerca siano immediatamente e facilmente fruibili. BeeGuards è un progetto Horizon Europe coordinato dal CREA AA (con Cecilia Costa). Sito www.beeguards.eu e social #beeguards.eu

MEDIBEES (Monitoraggio delle sottospecie di api mellifere mediterranee e della loro resilienza al cambio climatico per il miglioramento degli agroecosistemi sostenibili) ha l’obiettivo di mappare geneticamente le sottospecie di Apis mellifera del Mediterraneo, studiare sotto il profilo fisiologico, genetico e sociale l’adattamento alle condizioni ambientali specifiche, determinare le caratteristiche del miele prodotto da queste sottospecie e valorizzarne i sottoprodotti normalmente scartati. Deriveranno conoscenze per futuri piani di miglioramento genetico delle sottospecie locali per l’adattamento ai cambiamenti climatici, valorizzazione del miele prodotto da sottospecie locali, controllo delle adulterazioni, promozione dell’economia circolare nelle aziende apistiche e implementazione di buone pratiche di allevamento. Finanziato con fondi UE dalla fondazione PRIMA, il progetto è affidato a CIAPA, Spagna, mentre CREA-AA (con Antonio Nanetti) svolge il ruolo di co-coordinatore. Sito www.medibees.eu e social #MEDIBEES.

BeeNet (api e biodiversità nel monitoraggio dell’ambiente) ha lo scopo di valutare stato di salute dell’agro-ambiente italiano attraverso due reti di monitoraggio che utilizzano rispettivamente le api da miele e gli apoidei selvatici. La prima conta oltre 350 postazioni con 5 alveari ciascuna, dislocate sul territorio in agro-ambienti diversi tra loro; la seconda è costituita da 24 aree di monitoraggio situate in 11 regioni italiane e mette a confronto aree agricole intensamente coltivate e aree agricole semi-naturali. Il progetto è finanziato dalla Rete Rurale nazionale del MASAF nell’ambito degli strumenti di monitoraggio e valutazione ed è coordinato dal CREA-AA (con Laura Bortolotti), in collaborazione delle Associazioni apistiche nazionali.

Genapis.IT è un progetto finanziato dal MASAF nell’ambito del Regolamento UE a sostegno del settore apistico, che il CREA-AA (che coordina, ed in cui sono coinvolti il Centro AA e IT) svolge insieme a due associazioni nazionali per mappare la costituzione morfo-genetica delle popolazioni italiane di Apis mellifera, come base di linee genetiche autoctone su cui operare programmi di miglioramento genetico per l’adattamento ai cambiamenti climatici. In questo contesto, inoltre, è attivo il monitoraggio per la presenza dei calabroni invasivi (Vespa velutina e Vespa orientalis) con il fine ultimo di applicare strategie di controllo. Sito www.genapis.it

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