Europee agricoltura. L’Italia cambia l’Europa: PAC che non penalizzi produzioni e agricoltori. Il programma di Fratelli d’Italia

ROMA – “L’Italia cambia l’Europa” è il programma presentato da Fratelli d’Italia. Il partito della Sovranità alimentare mette l’agricoltura al punto 2 dei 15 punti del programma dando evidenza a PAC, ripristino natura, benessere animale e le lotte in campo comunitario: etichettature, carne sintetica.

Analizziamo le proposte dei singoli partiti nei loro programmi elettorali, in vista delle elezioni europee l’8 e 9 giugno.

Ecco di seguito il programma integrale di Fratelli d’Italia.

2. CON GLI AGRICOLTORI, CUSTODI DELL’AMBIENTE E DELLA SOVRANITÀ ALIMENTARE
Agricoltura: un pilastro per garantire la sovranità alimentare europea
Il Green Deal ha preso di mira il settore agricolo, negando il suo ruolo fonda-
mentale nella conservazione e protezione del territorio, nel garantire prodotti
di qualità e nella valorizzazione delle aree rurali. Gli agricoltori sono stati visti
come un “problema”, in realtà sono una risorsa preziosa per far fronte alla crisi
climatica. In Europa, ci siamo battuti e continueremo a batterci per valorizzare
l’agricoltura e difendere il legame millenario tra terra, popolazione, allevamento
e cibo, e per tutelare il lavoro e le eccellenze enogastronomiche italiane, patri-
monio culturale e presidio dei territori.
• Rivedere la Politica Agricola Comune (PAC) rimuovendo le norme che ri-
ducono le superfici coltivabili e il reddito degli agricoltori, innalzando il
limite previsto per gli aiuti di Stato e introducendo una moratoria sui debiti
• Rivedere la normativa sul “Ripristino della natura” per non penalizzare
l’agricoltura e l’allevamento
• Proseguire la battaglia contro la produzione e commercializzazione di car-
ne e cibi sintetici
• Contrastare l’adozione obbligatoria di sistemi di etichettatura nutrizionale
dei prodotti alimentari, come il Nutriscore, che penalizzano le eccellenze
italiane e la dieta mediterranea
• Difendere e sostenere il settore vitivinicolo, denunciando ogni iniziativa
che indichi il solo consumo dei prodotti della filiera come nocivo per la
salute
• Migliorare la disciplina sul benessere animale
• Attuare il principio di reciprocità: aprire il mercato UE alle produzioni pro-
venienti da Paesi extra-europei soltanto se rispettano gli standard sociali
e ambientali richiesti ai nostri prodotti

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