La nostra IA si chiama Impresa Agricola. Il nuovo numero di CreaFuturo: lo speciale del Crea

ROMA – Online il nuovo numero di creafuturo  la testata giornalistica on line del CREA, il più importante ente italiano di ricerca dedicato all’agroalimentare.

di Cristina Giannetti
Direttrice Responsabile CREA Futuro e Capo Ufficio Stampa CREA

ROMA – Si dice spesso che le idee camminano sulle gambe degli uomini. Ebbene, la nostra agricoltura, scende in campo ogni giorno (non solo metaforicamente), mantenendo – e, se possibile, migliorando-  la sua eccellenza, sulle gambe delle imprese agricole: ecco perché ad esse abbiamo dedicato questo ultimo numero di CREAfuturo.

D’altronde, sullo status dell’agricoltore (non solo imprenditore, ma custode dell’ambiente, presidio anti-abbandono dei territori, paladino della lotta ai cambiamenti climatici e della transizione ecologica, garante della cultura alimentare italiana e molto altro ancora) e sul suo reddito sta fervendo da mesi un acceso dibattito, che ha portato ad importanti modifiche della Pac e al varo del Decreto Agricoltura. A tale riguardo, ai microfoni di CREAincontra abbiamo il piacere e l’onore di avere il Ministro dell’Agricoltura, della Sovranità alimentare e delle Foreste, Francesco Lollobrigida che sottolinea le misure per le aziende contenute nel provvedimento e coglie l’occasione per augurare buon lavoro al nuovo CdA del CREA .

Attraverso il nostro centro dedicato, il CREA Politiche e Bioeconomia, i risultati delle ricerche e i nostri dati – primi tra tutti quelli dello straordinario patrimonio della Rica – vi raccontiamo com’è l’impresa agricola italiana oggi e in che modo si è evoluta nell’ultimo decennio. Come ha superato pandemia e guerra russo-ucraina? A fronte dei molteplici interventi di sviluppo rurale, riesce ad usufruire dei relativi sostegni economici? Quali sono state le opzioni e le reazioni legate all’introduzione degli eco-schemi? Che opportunità ci sono per i giovani e le aree marginali? E non ultimo: in uno scenario così complesso, come sta cambiando il mercato del lavoro?

L’impegno del CREA per le imprese agricole, però, non si ferma all’aspetto economico…perché una cosa è certa – come sottolinea nel suo editoriale il prof. Andrea Rocchi, presidente CREA – qualunque sia la domanda relativa alle nostre imprese agricole, la parola “innovazione” è la risposta. Per questo, con il contributo degli altri Centri, vi mostriamo, settore per settore, le innumerevoli forme in cui la Ricerca può aiutare le aziende, soprattutto quelle micro, piccole e medie, vera ossatura del nostro sistema agroalimentare.

Partiamo dai fondamentali come l’acqua, diventata, grazie agli effetti del cambiamento climatico, una spesa e una variabile impazzita, per cui sono necessarie soluzioni articolate e multi-approccio, come abbiamo sperimentato in Puglia.

Altro elemento divenuto imprescindibile per la sopravvivenza dell’azienda sul mercato è la digitalizzazione, che permette una radicale ottimizzazione delle risorse, dei costi e dei tempi. Dall’agricoltura e dalla pioppicoltura di precisione agli impianti di trasformazione agroalimentare di ultima generazione,  dalle tecnologie di stalla e pollaio ai modelli predittivi per l’acquacoltura, con un occhio sempre attento al benessere animale: abbiamo messo a punto un’ampia gamma di possibilità a supporto delle imprese e stiamo sostenendo la nascita di filiere di nicchia innovative, come quella brassicola (divenuta ormai una certezza) o quella dei fiori eduli o delle colture orticole ad alto reddito (indoor, fuori suolo, piante per composti fitochimici e integratori alimentari)  molto promettenti. Supportiamo anche la competitività aziendale, sia con la formulazione di prodotti innovativi, sia ridisegnando l’intero processo produttivo con l’Italian Food design.

Tuttavia, non potevamo parlare di imprese agricole senza chiedere un parere ai diretti interessati: i presidenti delle 4 maggiori Organizzazioni Agricole italiane – ColdirettiConfagricolturaCia e Copagri – ci hanno detto la loro, su come vedono l’impresa agricola e su cosa sia importante puntare per il futuro.

E ancora, le nostre rubriche.

Il podcast “La Ricerca tutta da ascoltare” ospita stavolta Alessandra Pesce, direttrice del CREA Politiche e Bioeconomia che racconta  le nostre imprese agricole: un mondo, soprattutto in Italia, con un grande peso sull’economia, ma fatto anche di grande passione, di tradizioni identitarie e di straordinari saperi, capaci di regalare al nostro Paese eccellenze di gusto ad alta redditività, di creare e mantenere paesaggi unici e di presidiare i territori.

Presi nella rete”, il consueto appuntamento con la Rete Rurale Nazionale, ci fa scoprire le aziende focus del progetto “Eccellenze rurali”, che hanno saputo cogliere al meglio le opportunità offerte dai finanziamenti europei per spiccare il volo.

In “Uno sguardo al Futuro”, vediamo, invece, come potrebbero cambiare le imprese agricole con l’avvento delle TEA.

Infine, CREABreak: per vedere altre storie e altre “imprese”.

Ecco, quindi,  proprio come recita la copertina, l’Impresa Agricola secondo il CREA: la nostra IA, Intelligenza (non) Artificiale di un settore che da migliaia di anni riesce ad evolversi, guardando sempre avanti, perché il futuro ha un cuore antico.

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