Giovani agricoltori in calo in Toscana. Cia: servono terreni da coltivare, accesso al credito e politiche adeguate

FIRENZE – “La terra è uno strumento fondamentale di lavoro. Ma la terra per i giovani che vogliono investire in agricoltura non c’è, o è disponibile a costi elevati, e si assiste ad un calo della presenza di giovani in agricoltura, un calo superiore al resto dell’agricoltura toscana. E’ necessario invertire il trend con sostegni, un migliore accesso al credito, e strumenti adeguati”.

A sottolinearlo è Valentino Berni, presidente Cia Toscana, al convegno che si è tenuto a Firenze dedicato ai giovani agricoltori per la sostenibilità delle aziende. Fra i temi affrontati – con la moderazione del direttore di Cia Toscana Giordano Pascucci – anche le energie rinnovabili, l’innovazione, gli strumenti per lo sviluppo e per la mobilità fondiaria.

“Il quadro non è dei più rosei per i giovani alla conduzione delle aziende agricole in Toscana – ha detto Lapo Somigli, presidente Agia Toscana (Associazione giovani agricoltori della Cia) -. I problemi principali sono l’accesso al credito e l’accesso alla terra, oltre a trovare strumenti concreti e funzionali per investire nella nostra attività. Innovazione, investimenti, ricerca sono elementi sempre più importanti per crescere e migliorare la sostenibilità economica e ambientale della propria azienda”.

Già 15 anni fa l’Italia era tra i Paesi con l’età media degli agricoltori più alta (over 65 anni oltre il 40%). Dal Censimento 2020 in Toscana emerge che fra gli agricoltori, hanno titolo Elementare o medie il 55%; Diploma superiore 30%; Laurea 15%; specializzazione in agraria: <10%. I valori cambiano se guardiamo solo gli Under 40: titolo Elementare o medie (20%); Diploma superiore 55%; Laurea 25%; specializzazione in agraria: >20%

Il 4% delle aziende agricole è guidato da under 35 (media UE il 5%), ma è un dato in flessione rispetto a 10 anni fa quindi: a causa delle aziende nate e non sopravvissute; interruzione nell’ingresso di nuovi giovani e quindi perdita dovuta all’invecchiamento dei giovani di 10 anni fa.

C’è stata una flessione (2010-2020) in generale sul numero di agricoltori, ma gli under 40 sono calati più degli over 40, in un periodo in cui la Toscana dal 2010 al 2020 ha registrato un -28% di aziende agricole e -15% di SAU

Fra gli interventi i saluti di Enrico Calentini, presidente Agia nazionale, di Corrado Lamoglie, CREA Ricerca, che ha parlato dell’innovazione per la crescita e la sostenibilità dell’impresa; Giorgio Venceslai ha illustrato gli strumenti a supporto delle giovani aziende; quindi Giovanni Sordi, direttore Ente Terre Regionali Toscane, che ha evidenziato la situazione delle disponibilità della terra in Toscana per gli agricoltori. Francesco Sassoli di Cia Toscana ha presentato le opportunità per le imprese dal CSR alle energie rinnovabili.

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