Grano. Aumento dei costi, variabile clima: così cambia l’approccio nelle Marche. Un convegno di Compag

LORETO (AN) – Si è svolto oggi a Loreto il convegno organizzato dalla Federazione nazionale delle rivendite agrarie e degli stoccatori di cereali e proteaginose COMPAG in collaborazione con Confagricoltura Marche per sottolineare la necessità di mettere a disposizione degli operatori strumenti utili al sostegno di questa filiera che riveste un’importanza fondamentale per le Marche.

La coltivazione del grano duro è estremamente rilevante per la tradizione, per il paesaggio e per l’economia di questa Regione. La maggior parte della SAU marchigiana è gestita a seminativo, le coltivazioni principali sono i cereali, di cui la prima produzione è il grano duro. Sul piano nazionale, le Marche sono la quarta Regione per produzione di grano duro.

L’intensa mattinata ha visto l’autorevole partecipazione di S.E.R. Mons. Fabio Dal Cin Delegato Pontificio, del Presidente della Commissione agricoltura della Camera dei deputati On. Mirco Carloni, del Presidente della Regione Marche Francesco Acquaroli e dell’Assessore all’Agricoltura della Regione Marche Andrea Maria Antonini.

Durante l’incontro sono stati illustrati tutti gli strumenti che possono sostenere la produzione di grano duro e che in un momento di forte difficoltà per il settore possono garantire una copertura del reddito per gli agricoltori e tutelarne la produzione in caso di situazioni meteorologiche avverse. Le difficoltà che, da alcuni anni, sta vivendo il settore agricolo che, più di altri, è esposto ai cambiamenti climatici e alla volatilità dei mercati, hanno penalizzato in maniera significativa il reddito degli operatori. Inoltre, i costi di produzione sono notevolmente aumentati, anche a seguito di alcune dinamiche internazionali, come la guerra tra Russa e Ucraina dalla quale sono derivate delle importanti riduzioni nell’esportazione dei principali fertilizzanti che, insieme all’aumento del costo del gas naturale, ha determinato una rilevante dilatazione dei prezzi dei fertilizzanti. Questi ultimi, secondo i dati esposti da Carlotta De Pasquale di Areté, nel 2024 rispetto al 2020 sono cresciuti del 116% per il fosforo, del 56% per azoto e del 18% per il potassio.

“In tale contesto” ha sottolineato il Vice Presidente di Compag Mauro Acciarri “non devono essere ignorate le conseguenze per le imprese intermedie, come le rivendite di mezzi tecnici e i centri di stoccaggio che, lavorando direttamente con gli agricoltori, si trovano spesso ad affrontare scoperture finanziarie. È dunque fondamentale garantire liquidità alla fase agricola; bene la misura regionale per favorire l’accesso al credito. Altre iniziative del genere dovrebbero essere intraprese anche a livello nazionale. Come Compag abbiamo sottoscritto una convenzione con Credit Agricole e puntiamo ad estendere tale iniziativa anche ad altri istituti di credito. La bassa redditività per gli agricoltori e l’esposizione di questi ultimi agli eventi metereologici e alle oscillazioni dei mercati internazionali devono richiamare l’attenzione di tutte le istituzioni coinvolte sull’importanza di avere a disposizione aiuti e sostegni che garantiscano quantomeno il mantenimento delle superfici attuali e tutelino gli agricoltori da eventi esterni che possano compromettere la produzione e dunque la redditività. Trattandosi di una coltura particolarmente impegnativa e con elevati costi di produzione, la redditività del frumento duro è altalenante e i sostegni pubblici, gli strumenti per la gestione dei rischi e per l’accesso al credito sono fondamentali per la sopravvivenza del settore”.

Gli esperti intervenuti – Elena Berloni (funzionario direzione agricoltura e sviluppo rurale della Regione Marche), Pasquale De Vita (responsabile sede Crea cerealicoltura e colture industriali di Foggia), Antonio Pascale (scrittore, direttore di ColtivaTo) hanno illustrato ai numerosi partecipanti alcuni degli strumenti più importanti per la filiera, quali ad esempio il credito per parte agricola, l’assicurazione delle produzioni e le coperture garantite dal Fondo Agricat, non ultimi i risultati della ricerca che evidenziano il valore delle filiere nel garantire una migliore prospettiva economica per gli agricoltori e una corretta valorizzazione delle produzioni cerealicole. Fulcro delle filiere sono le strutture intermedie, come i centri di stoccaggio privati associati a COMPAG, che sono il ponte tra la fase agricola e quella dell’industria di prima e seconda trasformazione.

La Tavola Rotonda che è seguita al dibattito ha visto la partecipazione di Mauro Acciarri (Vice Presidente COMPAG), Cammillo Zaccarini Bonelli (Dirigente ISMEA – Direzione supporto al Piano strategico della PAC) Alessandro Alessandrini (Presidente CAP Ancona), Enrico Polverigiani (OP La Marca Grains) e Carlo Maresca (Presidente Federazione nazionale cereali alimentari di Confagricoltura).

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