Peste Suina Africana anche in Germania. Assosuini: Europa dia risposta coraggiosa su export

ROMA – “E’ di questi giorni la notizia del gravissimo episodio di contagio in alcuni allevamenti tedeschi da parte della PSA. Nel Meclemburgo-Pomerania Anteriore, in una grande azienda agricola sono stati trovati alcuni capi infetti. Conseguenza diretta? Due macelli bloccati: Perleberg (ex Vion, Toennies) e Weisenfells (Toennies). La situazione, va chiarito, è infinitamente più grave di quella Italiana. Qui abbiamo avuto mesi senza nuovi contagi tra suini allevati, gli unici infetti, tra atroci sofferenze, sono stati quelli tenuti in maniera assurda e contraria al buon senso in un rifugio animalista”.

Lo scrive in una nota Assosuini

“Questo ci deve portare a due importanti riflessioni: prima di tutto è assurdo che Parma e il Meclemburgo-Pomerania Anteriore vengano trattati, dal punto di vista della malattia, nello stesso modo. La gravità è molto diversa. Secondo, il sistema attuale di contrattazione con gli importatori, tra tutti Cina e USA, non può basarsi su competenze demandate a singoli stati. Altrimenti ci rimettiamo tutti. L’UE, che attualmente ha competenza solo su lupi e orsi, prenda in carico anche i cinghiali.

Non ci illudiamo che questo risolva tutti i mali, ma almeno ne ridurrà l’impatto economico sulle nostre realtà.”

 

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