ROMA – “L’Europa segna un altro fallimento, ancora una volta a scapito degli agricoltori. Il mancato accordo all’interno del Consiglio dell’Unione Europea sulle NGT (o TEA, come le chiamiamo in Italia) rappresenta un ulteriore colpo allo sviluppo dell’agricoltura e all’obiettivo strategico dell’autonomia alimentare.
Come se non bastasse l’ambientalismo ideologico che in questi anni da Bruxelles ha danneggiato pesantemente un settore già martoriato da crisi finanziarie, guerre ed effetti del cambiamento climatico”. Lo afferma il vicepresidente del Senato Gian Marco Centinaio, responsabile del dipartimento Agricoltura e Turismo della Lega.
“Oltre a rallentare la ricerca su questa importante frontiera per un’agricoltura più resistente e sostenibile – prosegue Centinaio – l’ulteriore rinvio della decisione sulla distinzione tra TEA e OGM, già ampiamente dimostrata dagli studiosi, rischia di alimentare le teorie retrograde e antiscientifiche di ecovandali, come quelli che nei giorni scorsi hanno devastato il campo vicino Pavia, nel quale era stata avviata la sperimentazione di una qualità di riso ottenuta con le Tecniche di Evoluzione Assistita”.
“Dopo che Commissione e Parlamento europeo avevano già trovato a fatica un accordo per favorire la commercializzazione di questi prodotti, non è possibile che i dubbi di pochi Paesi possano bloccare lo sviluppo e frenare la competitività di tutto il settore agricolo continentale. Se vogliamo ridurre l’uso dei pesticidi, se vogliamo piante che resistano a siccità e malattie, queste nuove tecnologie sono essenziali e dobbiamo favorirle, come già stiamo facendo in Italia”, conclude il senatore della Lega.