SALERNO – Il Consorzio di tutela del Fico bianco del Cilento Dop è stato ufficialmente riconosciuto dal Ministero dell’Agricoltura, della Sovranità alimentare e delle Foreste. Il decreto ministeriale è del 12 giugno ed è stato pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale della Repubblica numero 143 del 20 giugno 2024.
È stata accolta, dunque, l’istanza presentata nei mesi scorsi dal Consorzio, la cui sede legale è presso il municipio di Agropoli. Il Ministero ha riconosciuto la conformità dello statuto consortile alle prescrizioni di legge e pertanto gli ha attribuito le competenze di soggetto unico incaricato dal Masaf allo svolgimento delle funzioni previste per la Dop, cioè promozione, valorizzazione, tutela, vigilanza, informazione del consumatore e cura generale degli interessi del Fico Bianco del Cilento DOP
Soddisfazione per l’avvenuto riconoscimento è stata espressa da Manlio De Feo, presidente del Consorzio. “Finalmente il tanto atteso riconoscimento è arrivato. La Dop Fico bianco del Cilento risale al 2006 e in passato fu anche costituito un Consorzio che però non ottenne il riconoscimento del Ministero, ora finalmente possiamo mettere in campo le azioni di valorizzazione e di tutela del prodotto simbolo del Cilento”.
De Feo elenca anche le cose da fare nell’immediato: “Innanzitutto bisogna procedere con la certificazione del prodotto. Attualmente quello certificato ammonta a poco più del 10%, per cui bisogna fare attività di informazione presso tutti i produttori cilentani di fico Dottato affinché certifichino la loro produzione e poi aderiscano al Consorzio di tutela”.
Sulla stessa lunghezza d’onda anche Antonio Costantino, presidente di Confagricoltura Salerno. “Il Consorzio di tutela è un valore aggiunto, che può e deve essere utilizzato per essere riconosciuti sui mercati nazionali ed esteri ed ottenere così una maggiore remunerazione per i produttori. Il mio plauso va a quanti in questi mesi hanno lavorato per costruirlo e farlo riconoscere dal Masaf. Ora può cominciare a lavorare per attivare la promozione, la valorizzazione e la tutela del fico bianco, che è il prodotto simbolo del Cilento. Già da subito bisogna associare quanti più produttori è possibile e certificarne le produzioni”.