ROMA – Alle ore 10:00 di oggi gli Ordini professionali degli Agronomi, degli Agrotecnici e dei Periti agrari -a distanza di due settimane- torneranno a rivedersi con AGEA e sarà un incontro decisivo, perché l’Agenzia per le Erogazioni in Agricoltura si esprimerà sulle richieste presentate (nei giorni precedenti) dalle rappresentanze dei professionisti.
Si avrà così finalmente una situazione chiara di ciò che i professionisti potranno o non potranno tornare a fare, anche se un primo, significativo segnale di disponibilità AGEA l’ha già dato, restituendo ai professionisti la possibilità di operare nell’OCM- VINO, su delega dei singoli imprenditori (vedi anche https://www.agrotecnici.it/news2.asp?numero=1288).
Gli Ordini professionali vanno però divisi all’incontro; da una parte gli Agrotecnici, che (dopo il negativo risultato dell’azione giudiziaria, che ha sancito l’estromissione dei professionisti dai CAA) hanno assunto una posizione dialogante, ritenendo che questa sia l’unica concreta possibilità di far recuperare il terreno perduto ai liberi professionisti (ottenendo già risultati, il principale dei quali è stata la modifica in positivo del DM 21.2.2024 sui CAA ed il ripristino della OCM-Vino).
Dall’altra parte gli Agronomi, ai quali si sono accodati i Periti agrari, che hanno assunto una posizione molto radicale (quasi come se non vi fossero già state ben 5 sentenze del Consiglio di Stato, definitive e negative per i professionisti) ed hanno impugnato al TAR precisamente il DM 21.2.2024, incuranti del fatto che un eventuale annullamento di quel Decreto cancellerebbe i miglioramenti in esso contenuti, riducendo le opportunità lavorative dei liberi professionisti. Come si sa, spesso la ricerca del meglio è nemica del bene.
In verità il ricorso di Agronomi e Periti agrari sembra più che altro essere stato presentato strumentalmente perché, non richiedendo la sospensiva del Decreto impugnato, nel migliore dei casi sarà discusso fra 4-5 anni, cioè inutilmente; una strumentalità che però gli Agrotecnici giudicano pericolosa, di più, un clamoroso errore, perché non si può alzare il livello dello scontro quando la controparte AGEA offre per la prima volta una reale e sincera disponibilità al dialogo.
Ad ogni modo oggi, in un contesto così complicato, AGEA scoprirà le sue carte rendendo noto quali delle proposte presentate sono state accolte. Le 12 “Proposte degli Agrotecnici” sono qui sotto indicate.
Le dodici proposte portate sul tavolo di confronto.
1. PSR Strutturale. Domande di sostegno e pagamento.
2. OCM-VINO. Domande di sostegno e pagamento (RICHIESTA GIA’ ACCOLTA DA AGEA).
3. SIB-Sistema Informativo del Biologico. Notifiche di attività biologica; PAP, deroghe sementi, ecc.
4. SQNPI. Sistema di Qualità Nazionale di Produzione Integrata. Presentazione della notifica.
5. Quaderno di campagna. Possibilità per i Professionisti di aggiornare il Quaderno di Campagna attraverso un sistema di cooperazione applicativa di dialogo con i CAA.
6. OCM Miele. Domande di sostegno e pagamento.
7. AGRICAT e Gestione del rischio. Presentazione domande di sostegno e pagamento, se del caso anche un sistema di cooperazione applicativa.
8. Registro telematico vino. Aggiornamento del Registro.
9. Registro telematico carico e scarico olio. Aggiornamento del registro.
10. Domande PNRR. Presentazione delle domande.
11. Per tutte le attività di contenuto tecnico rientranti nel fascicolo aziendale (la cui titolarità è esclusiva dei CAA) prevedere la possibilità per i Professionisti di operare, su delega dell’imprenditore, attraverso un sistema di cooperazione applicativa di dialogo con i CAA.
12. Istituzione di un “Tavolo di Coordinamento” fra AGEA e gli Albi professionali del settore agrario (come vi è ora un Tavolo di Coordinamento con i CAA).