Lo ha detto il ministro dell’Agricoltura, della Sovranità alimentare e delle Foreste, Francesco Lollobrigida, durante il “IV incontro del Progetto Erasmus delle società civili organizzate” organizzato dal CNEL.
“Per il Governo italiano, l’agricoltura non è solo un luogo di produzione di cibo, ma è soprattutto tutela del territorio e dell’ambiente”, ha proseguito il ministro. “Nella nostra storia culturale, l’agricoltura ha avuto un ruolo centrale nell’arginare i fenomeni che rendono il territorio difficilmente abitabile o che provocano danni collaterali da eventi atmosferici critici”.
Ricordando i 100 anni dalla legge Serpieri del 1924, Lollobrigida ha sottolineato come questa legge abbia introdotto il concetto di contrasto al dissesto idrogeologico, affidando all’agricoltore la responsabilità della tutela del territorio, accompagnata da corrette politiche forestali.
“Abbiamo bisogno di una PAC che incentivi le produzioni di qualità sostenibili, senza penalizzare economicamente gli agricoltori. Il rischio dello spopolamento delle campagne – ha rimarcato il ministro- è davanti ai nostri occhi, e garantire il reddito agli agricoltori è fondamentale per evitare il dissesto del territorio”.
“Gli agricoltori non devono essere visti come proletari sfruttati, ma come imprenditori della loro attività. Solo così possiamo garantire un modello di vita di alto profilo, in linea con la storia e le aspirazioni dell’Europa”, ha concluso Lollobrigida.