ROMA – “Il comparto del vino italiano si trova davanti ad una sfida epocale, tra cambiamento climatico, patologie vecchie e nuove e gusti del consumatore in continua evoluzione. In questo quadro, la ricerca del CREA è pronta a dare il suo contributo in termini di innovazione e sostenibilità, lungo tutta la filiera, dalla vigna al consumatore, come l’appuntamento di oggi dimostra”.
Così Andrea Rocchi, presidente del CREA, al taglio del nastro di “Tutti giù in Cantina”, il Festival della Cultura del Vino di Velletri, organizzato dal CREA Viticoltura ed Enologia, insieme all’associazione Idee in Fermento, con il patrocino del Masaf e il contributo della Regione Lazio e di Arsial, che si svolgerà da venerdì 28 a domenica 30 giugno nella storica sede del centro di ricerca in via Cantina Sperimentale 1.
Una Kermesse unica: da una parte per conoscere ed apprezzare produzioni e realtà vinicole di altri Paesi, dall’altra per condividere con la cittadinanza la ricerca, l’innovazione e la tecnologia orientate ad una più dinamica viticoltura nel Lazio, in particolar modo nella zona di Velletri. “La manifestazione organizzata dal CREA – dichiara Giancarlo Righini, Assessore Agricoltura Regione Lazio – è oramai diventata uno degli appuntamenti più importanti per il sistema vitivinicolo regionale. Si tratta, infatti, di un evento che unisce tradizione e innovazione e che contribuisce in maniera importante alla promozione all’estero delle nostre eccellenze. Come Regione, stiamo lavorando per posizionare le cantine del Lazio al vertice del sistema nazionale ed eventi come questo sono estremamente funzionali al raggiungimento di questo obiettivo”.
L’intensa tre giorni di Festival, giunto ormai alla IX edizione, si presenta con un palinsesto molto fitto: tavole rotonde, performance e, soprattutto, degustazioni di altissimo livello a disposizione del pubblico. Sarà possibile, infatti, muniti di tracolla con bicchiere (incluso nel ticket), degustare nei banchi d’assaggio oltre 200 etichette, fra le migliori produzioni enologiche d’eccellenza della Regione Lazio, ma anche nazionali e internazionali, cui si aggiungono quelle guidate da esperti del settore. Dalla “Blind Tasting!”- la degustazione ‘alla cieca’ con assaggi di 5 tra i più grandi e costosi vini al mondo, tra cui un vino laziale – a “Il mistero del Cesanese” , dedicata alla varietà autoctona a bacca rossa più conosciuta del Lazio, passando per il “Prosecco, genio italiano” , raccontato dal Consorzio del Prosecco DOC, fino ad arrivare a “Lazio: vini, vitigni e territori”.
Immancabili, come ogni anno, gli approfondimenti scientifici: la consueta passeggiata in vigneto con esperti e ricercatori del CREA Viticoltura ed Enologia di Velletri e dell’ARSIAL (Agenzia Regionale per lo sviluppo e innovazione dell’agricoltura del Lazio), ma anche le “Piante raccontano”, curiosità e aneddoti dalla cantina Sperimentale del centro CREA.
“Prendiamo parte con piacere a ‘Tutti giù in cantina’ – commenta Massimiliano Raffa, Commissario ARSIAL – che oltre ad essere un’ottima occasione per scoprire le culture enologiche del mondo, è anche una buona opportunità per conoscere meglio le nostre produzioni autoctone, che spesso rasentano l’eccellenza e celano storie di grandi vignaioli. È una manifestazione alla quale teniamo particolarmente, che si svolge all’interno della nostra azienda sperimentale di Velletri, dove assieme al CREA-VE pratichiamo quotidianamente innovazione e ricerca, con una forte vocazione alla conservazione della biodiversità agricola e al miglioramento del nostro patrimonio enologico, che è importante e sta ricevendo, anche grazie a una politica di promozione lungimirante ed efficace, le attenzioni che merita, da parte del mercato, della stampa specializzata e del pubblico”.
Saranno gli Stati Uniti il Paese ospite d’onore di quest’anno, a cui è dedicata l’apertura di venerdì 28 giugno “Italia – Stati Uniti: un sorso tra due Mondi”, degustazione guidata dei grandi vini americani ed italiani, introdotta dal Prof. Anthony Tamburri, docente della City University of New York e preside del John Calandra Institute, vero e proprio faro della cultura italo-americana.
“Quest’anno la nostra cultura vitivinicola – spiega il Senatore del collegio Marco Silvestroni, Segretario di Presidenza del Senato – ha creato un ponte con gli Stati Uniti, paese ospite dell’evento. Il Ministro Lollobrigida, a New York, ha sottolineato le sfide future in sostenibilità e ricerca genetica, temi cari al CREA. Il vino e l’enoturismo rappresentano la nostra identità italiana, da promuovere e difendere nel mondo. Continueremo a investire in questo settore, coinvolgendo i giovani e rivedendo le politiche europee”.
Infine, il gradito ritorno del noto attore Gianmarco Tognazzi (sabato 29 giugno), con i suoi racconti e pensieri etilici.
Porte aperte al pubblico, quindi, a partire dalle ore 18:00 del 28 giugno per l’inaugurazione della manifestazione da parte di Giancarlo Righini, Assessore Regionale all’Agricoltura e Bilancio; il Senatore Marco Silvestroni; Andrea Rocchi, Presidente CREA; Massimiliano Raffa, Commissario ARSIAL e Riccardo Velasco, Direttore CREA Viticoltura ed Enologia, insieme anche nel Wine talks delle 20:00 per confrontarsi su significato e prospettive del vino.
“Tutti giù in cantina anche quest’anno – afferma Riccardo Velasco – fa toccare con mano la ricerca e le soluzioni innovative messe in campo dal CREA, a Velletri come nelle altre sue sedi, per far fronte alle criticità del settore: dalla peronospora, alla siccità sino ai nubifragi continui di quest’anno. Un giro tra le varietà resistenti e tra le uve da tavola, preziosa risorsa nel Lazio, e nei vigneti sperimentali a basso impatto grazie a sensori e digitale e, infine, nella cantina storica a supporto dei vini dei castelli e delle piane circostanti. Il connubio Castelli Romani e vino, che perdura da oltre 2000 anni, ha contribuito a portare l’Italia sulle vette d’Europa e del Mondo per quantità e qualità della produzione”.
L’ingresso e la fruizione di tutta l’offerta culturale (mostre, convegni, tavole rotonde) sono gratuiti.