TEA RIS8imo, Vittoria Brambilla: Non tutto è andato distrutto, la sperimentazione va avanti

MILANO – “Ripartiamo con la sperimentazione Tea”.

L’annuncio di Vittoria Brambilla, docente di Botanica della Statale di Milano, arriva dopo la verifica dei danni della coltivazione sperimentale di riso distrutta da ignoti la notte del 21 giugno Mezzana Bigli, in provincia di Pavia.

Verifica che ha dato esito positivo e dovrebbe permettere di verificare le capacità di resistenza di questo riso al brusone.

Una scelta che si affianca alla “speranza di una proroga delle verifiche in campo del lavoro in laboratorio anche nel 2025”. Il via libera alla proroga rappresenterebbe anche un sostegno istituzionali per altri due progetti di ricerca – uno sulla vite e l’altro sul pomodoro – che dovrebbero diventare operativi a breve.

Il progetto Ris8imo può ripartire perché “per fortuna non tutto è andato distrutto, anzi”, racconta Brambilla. Il risicoltore che sta realizzando la sperimentazione, infatti, è riuscito a reimpiantare subito una parte delle piante tagliate “che adesso si sono riprese e stanno crescendo apparentemente bene”.

E poi “noi abbiamo potuto usare una riserva di piante cresciute in laboratorio con le tecniche di evoluzione assistita”. La stagione climatica ha favorito questi interventi di emergenza e fatto crescere la speranza “di salvare questa sperimentazione che – ribadisce la scienziata – non ha alcuna finalità di commercializzazione ma ha solo l’obiettivo di verificare la resistenza di queste piante agli attacchi dei funghi”.

Il cauto ottimismo di Brambilla si basa sulla ricostruzione di un campione di ricerca composto da “cento, forse centocinquanta piante”. Una buona base di ripartenza, visto che la sperimentazione era stata avviata su un campione di 200 piante. L’obiettivo di “RIS8imo” è di contribuire ad “abbattere l’impiego di fungicidi, nell’ottica di un’agricoltura sostenibile e di qualità”. Solo in autunno, però, si saprà con certezza l’esito di questa operazione di salvataggio ed è per questo motivo che la scienziata spera che “governo e parlamento autorizzino la sperimentazione in campo anche nel corso del 2025”.

SPERIMENTAZIONI TEA

Un prolungamento della sperimentazione delle Tea anche al 2025 sarebbe anche un segnale importante nei confronti del mondo della ricerca e di sostegno alle verifiche sul campo che dovrebbe diventare operative nei prossimi mesi. Una è legato alla vite ed è stato messo a punto dall’Università di Verona.

L’altra è stata studiata dal Crea e riguarda il pomodoro e la sua capacità di resistere agli attacchi di una pianta parassita. Si tratta di due ricerche pronte alla sperimentazione sul campo mentre altri progetti – come, ad esempio, quello dell’università di Torino sulla melanzana – sono ancora in fase di completamento.

L’autorizzazione dovrebbe arrivare nei prossimi giorni: la condanna dell’atto vandalico è arrivata praticamente da tutte le organizzazioni agricole e anche del mondo politico a partire al ministro dell’Agricoltura, Francesco Lollobrigida mentre la senatrice a vita, Elena Cattaneo ha partecipato alla cerimonia per l’avvio della sperimentazione.

In attesa del via libera istituzionale Brambilla rilancia le finalità del progetto “che nasce dalle richieste dei coltivatori” e che dovrebbe permettere di far diventare realtà “l’idea di un’alleanza tra ricerca pubblica, Stato e mondo imprenditoriale per costruire un futuro con meno agrofarmaci, migliore qualità e sicurezza sanitaria degli alimenti”. Una ricerca che dovrebbe servire “anche a tutelare un prodotto tipico e permettere una maggiore competitività sui mercati mondiali”.

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