ROMA – “Nell’ambito degli scenari e delle politiche di riqualificazione delle aree interne e montane del Belpaese, l’agricoltura può e deve rappresentare uno dei principali asset strategici sui quali puntare per il loro sviluppo socioeconomico, sia in ragione delle numerose eccellenze agroalimentari prodotte che in termini di cura e buona gestione di paesaggio e ambiente”.
Lo ha sottolineato il presidente della Copagri Tommaso Battista in un incontro al Masaf con il sottosegretario all’agricoltura Luigi D’Eramo, che ha la delega in materia di agricoltura di montagna ed aree interne.
“Parliamo di zone nelle quali si concentra oltre la metà della Superficie Agricola Utilizzata-SAU del Paese, pari a quasi 13 milioni di ettari, e dove sono presenti più di 1,6 milioni di imprese agricole, numero in lenta ma costante contrazione, come certificato dall’ultimo Censimento dell’agricoltura dell’Istat”, ha ricordato il presidente, secondo cui “è fondamentale lavorare per invertire questo trend attraverso iniziative che partano dal valore aggiunto di agricoltura e turismo e vadano a contrastare lo spopolamento dei territori”.
“In tale ottica, non si può prescindere dalla necessaria ed evidente presa di coscienza di come l’abbandono delle attività agricole, pastorali e selvicolturali abbia dato luogo ad una serie di problemi strutturali, traducendosi non solo in danno economico, ma anche in grave elemento di perdita di valore ambientale e, conseguentemente, di capacità attrattiva, senza contare le numerose ricadute in termini di contrasto al dissesto idrogeologico, di perdita della biodiversità e di rischio scomparsa per le migliaia di Prodotti agroalimentari tradizionali-PAT che per la gran parte si concentrano in queste aree”, ha aggiunto Battista.
“A fronte delle numerose difficoltà con cui è quotidianamente costretta a confrontarsi la popolazione delle aree interne e montane, quali ad esempio il notevole e penalizzante gap in termini di infrastrutture fisiche e di reti digitali, non possiamo che ringraziare il Sottosegretario per aver riacceso i riflettori su una tematica molto sentita dalle imprese agricole, dalla quale passa buona parte della tenuta e dello sviluppo del Primario”, ha concluso il presidente della Copagri, ad avviso del quale “bisogna ragionare su interventi collaterali nel quadro della Strategia Nazionale per le Aree Interne-SNAI prevista dal DEF”.